Dopo l’ufficialità dei scorsi giorni, la Juve si ritroverà una stagione senza un’esperienza europea in nessuna delle tre competizioni a disposizione, con la Champions League il più grande rimpianto.
CONCENTRAZIONE ITALIANA – La Juventus ora ha la certezza di non poter confrontarsi a livello europeo dopo tanto tempo che questo non succedeva. Più precisamente dalla stagione 2011/2012, anno dell’insediamento di Antonio Conte sulla panchina bianconera, che portò poi al successo finale, con lo scudetto che tornò dalle parti della Continassa. D’altro canto tutto questo è accaduto per un motivo ben chiaro, gli ormai già citati problemi che hanno afflitto la gestione finale di Andrea Agnelli, con vari errori sotto il punto di vista economico-finanziario. Però non tutto va preso in modo negativo, bisognerà guardare anche l’occasione che può dare tutto quello che è successo, per esempio, le partite che verranno disputate saranno minori rispetto a degli impegni su tre fronti, punto da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda le energie fisiche, che verranno concentrate maggiormente sul campionato. L’obiettivo numero uno è assolutamente quello di tornare in Champions League, dopo la brutta esperienza ai gironi nella scorsa scorsa stagione, poi con il percorso in Europa League terminato in semifinale dopo delle prestazioni altalenanti tra andata e ritorno contro il Siviglia, vincitore del trofeo in finale contro la Roma ai calci di rigore. La Conference League avrebbe rappresentato per la Vecchia Signora sicuramente una nuova esperienza, soprattutto per i calciatori più giovani del vivaio, ma la difficoltà che si sarebbe trovata nella fase a gironi, magari con qualche trasferta proibitiva a livello di distanza e clima, avrebbero potuto influire negativamente prima di un match importante ai fini della classifica finale in Serie A, lo dimostrano la stessa Roma e Fiorentina, impegnate nelle prime due edizioni del nuovo torneo UEFA, e completando il percorso italiano al 6° e 8° posto in classifica. Quindi ricapitolando, non bisognerà farsi scappare questa opportunità, nata da problemi gravi e ora risolti per la felicità dell’intera tifoseria bianconera, sfruttando gli impegni delle dirette concorrenti, puntando più in alto possibile, dimostrando la capacità che ha sempre avuto la Juventus di uscire dai tempi più bui della sua storia, facendo uscire il carattere e quel DNA che tanto è stato usato nei scorsi mesi.