Dybala e Vlahovic. Parte dagli uomini più discussi della sconfitta contro l’Inter la vittoria della Juventus a Cagliari. L’argentino contro i nerazzurri era apparso malinconico e ormai agli ultimi giorni del progetto bianconero. La Joya stasera ha invece dimostrato quanto ancora può dare a questa squadra da qui alla fine. L’inizio di gara, per la verità, è un vero disastro, con giocate sbagliate e quella palla persa per l’imbucata di Marin che apre le porte al vantaggio rossoblù di Joao Pedro (al 10′), ma nella ripresa sale in cattedra il vero Dybala, e la differenza si vede. Giocate, classe, e l’assist splendido per il decisivo due a uno di Dusan Vlahovic (al 75′). Per quanto riguarda il serbo, che in questa settimana ha assaggiato i primi mormorii della sua avventura bianconera per la minore incisività rispetto al periodo in maglia viola, la risposta è arrivata con il gol vittoria. Certo, Vlahovic non ha giocato la sua partita migliore. E’ stata una gara di sacrificio, ma lontana dalle prestazioni da fenomeno a cui ha abituato. Il gol, però, è arrivato. Ed è questa la cosa più importante. Il resto arriverà. Chi invece è già arrivato è Matthijs de Ligt, che non solo si trasforma bomber di razza nell’incornata che al 45′ propizia il pareggio bianconero, ma si dimostra sempre più leader di questa squadra. Un vero muro dentro al campo, una scarica di adrenalina fuori, che in questa stagione ha provato, spesso da solo, a tenere a galla le frequenze vitali bianconere. Parlato dei singoli, non si può che andare a toccare anche la prestazione comune. Intendiamoci, i passi avanti rispetto ad inizio anno dal punto di vista della prestazione ci sono. Ma da qui a definire quella della Juventus una buona partita la distanza è ancora parecchia. Troppe imprecisioni, troppa frenesia, automatismi che sembrano funzionare (quando funzionano) più per valore dei singoli e caso che non per un vero concetto di squadra. Se c’è una cosa che la scorsa settimana ha insegnato, però, è che ciò che conta è il risultato. E la vittoria stasera era fondamentale. La Juventus si porta a casa tre punti di fronte ad un buon Cagliari, che non si è arreso sino alla fine e ha provato a dire la sua, e allontana in modo pressoché definitivo le altre pretendenti al quarto posto ipotecando la prossima Champions. Non certo un gran punto di arrivo per il blasone bianconero, ma sicuramente, una volta arrivata l’estate e superata l’amarezza di una stagione fatta più di ombre che di luci, sarà un buon punto di partenza per la prossima annata.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.