La gestione di Chiesa a Napoli non ha convinto
CAOS – Massimiliano Allegri è sul banco degli imputati dopo la pessima sconfitta della Juventus contro il Napoli. Tante cose non hanno funzionato al Maradona dove l’orchestra di Spalletti ha scherzato e messo a nudo le fragilità di una squadra che aveva fatto della solidità un’arma importante. La gestione delle risorse è apparsa quantomento approssimativa con il tecnico livornese che ha sbagliato anche i cambi che non sono riusciti a tamponare l’emorragia dovuta ai ripetuti colpi messi a segno da Osimhen&Co. Al Maradona si è rivisto per la prima volta da titolare dopo un anno dall’ultima volta, Federico Chiesa che è tornato a disputare una partita dal primo minuto dal lontano 9 Gennaio 2022, giorno dell’infortunio subito all’Olimpico di Roma. La partita del calciatore genovese non è stata sufficiente e secondo Tuttosport, anche la scelta tattica di Allegri è stata deludente. Nel ruolo di esterno destro di centrocampo, Chiesa ha sofferto molto le iniziative di Mario Rui e Kvaratskhelia che hanno spaccato in due la partita. In una zona di campo che il calciatore non ama, Allegri ha fatto un ulteriore autogol, limitando il potenziale offensivo del calciatore e costringendolo a costanti ripiegamenti difensivi nei quali è andato più volte in difficoltà. Serve un vestito diverse per sfruttare al meglio l’enorme potenziale a disposizione del calciatore della nazionale.
Probabilmente vedremo un cambio di modulo nelle prossime settimane.
Max difficilmente abbandonerà la difesa a 3 con la quale ha raccolto molti punti e tanti clean sheet, possibile che con l’imminente ritorno di Cuadrado, il vestito giusto possa essere un 3-4-2-1 con Chiesa e Di Maria pronti ad agire dietro la punta centrale. Il terzetto difensivo dovrebbe essere quindi la costante di un modulo che può variare anche a partita in corso con una Juve più spregiudicata che in alcuni spezzoni di partita può adottare un 3-4-3 a trazione offensiva. Occorre trovare la quadra per far convivere Chiesa e Di Maria in una soluzione tattica che non faccia snaturare il talento di due tra i calciatori più forti della Serie A. In attesa del recupero definitivo di Vlahovic e Pogba, Allegri avrà il dovere di cucire un vestito migliore per non perdere l’efficacia di un talento cristallino che non può che essere valorizzato.