La gara di questo pomeriggio non è soltanto il crocevia per l’Europa che conta ma la cartina al tornasole di due squadre che fanno della ricerca dei giovani talenti la propria fortuna.
SPAZIO AI GIOVANI – Sono tanti i fattori che hanno sancito la consacrazione dell’Atalanta a Club di Champions. Come pure quelli che hanno consentito alla Juventus di raggiungere uno status d’elite tra le big d’Europa. L’analisi di Tuttosport mette in luce il fil rouge che sottende al successo delle due società, individuandolo nel lavoro di scouting operato dai rispettivi dirigenti. Al centro dell’analisi, le operazioni di Giovanni Sartori, dt atalantino, e Fabio Paratici, ds della Vecchia Signora. Accanto ad operazioni più clamorose, come quelle che hanno portato Zapata in nerazzurro e Ronaldo in bianconero, ha fatto la differenza la capacità, allenata e maturata negli anni, di scovare i profili giusti per accrescere in qualità e sostanza la rosa. Oltre all’enorme risparmio che il lavoro di scouting ha fatto registrare. Da Robin Gosens, trovato nell’Heracles e prelevato per 700000 euro, a un titolare della difesa come Palomino, pescato in Bulgaria dopo attente osservazioni. Dal giovanissimo Paul Pogba, soffiato allo United a zero fino all’ultimo arrivato McKennie, l’americano scovato nello Shalke 04 e prontamente portato a Torino. La strada della scoperta richiede competenza e una buona dose di fortuna. Sartori e Paratici le posseggono entrambe e non intendono fermarsi.