La tempesta post derby è ancora in corso per la Juventus di Thiago Motta ma gli impegni di campionato non concedono il tempo delle domande e delle riflessioni, almeno all’apparenza. Alla viglia del match di recupero per la 19^ giornata di campionato, mister Motta si pone di fronte ai microfoni dei cronisti presento alla conferenza stampa. Il match si disputerà a Bergamo domani, martedì 14, alle ore 2045; Thiago Motta si definisce insoddisfatto per i risultati sin qui raggiunti ma non si lascia trasportare dai venti di crisi.
Qual è la condizione della squadra post derby e come prepara la sfida di domani? “Il recupero sta recuperando dal derby, è importante recuperare sia fisicamente che mentalmente. Siamo arrabbiati perché non abbiamo vinto ma già concentrati alla prossima partita contro una squadra che sta bene e andremo ad affrontare al nostro massimo”
Qual è la situazione degli indisponibili? Sarà il match dell’ex per Koopmeiners: dopo questo periodo c’è qualcosa di curioso che ha scoperto di lui? “Qualcosa di curioso no, è il giocatore e la persona che mi aspettavo. Un ragazzo che dà tanto nel quotidiano, si allena sempre molto bene, aiuta i suoi compagni e si sacrifica per la squadra in tanti momenti della partita, dove potrebbe non farlo e nessuno lo vedrebbe. Lui lo fa perché vuole aiutare e vincere, domani ritorna in un posto in cui è stato bene e ha dato tantissimo: sicuramente sarà una partita speciale, dovrà controllarsi a livello emotivo per fare una grande prestazione. Non avremo Bremer, Cabal, Milik e Conceicao. Vediamo Vlahovic oggi pomeriggio in allenamento, ancora non è al 100% e vediamo se potrà essere domani con la squadra”
16 anni fa lei ha avuto Gasperini come allenatore al Genoa. Che ricordi ha di quel periodo? L’Atalanta di oggi le ricorda quel Genoa: si è evoluto o è sempre quell’allenatore? “Si è evoluto sicuramente, ma già prima era un grandissimo allenatore. Oggi ancora di più. Mi ricordo un allenatore molto esigente, che voleva andare sempre in attacco, voleva vedere squadre che giocavano bene ed è così ancora oggi. L’Atalanta è una squadra che attacca, con tanti uomini, cambiano qualcosa con i tre attaccanti, dipende anche dalle avversarie, ma è uno dei grandi allenatori del nostro campionato”
Si può utilizzare il termine crisi per l’attuale momento? “Noi siamo i primi arrabbiati per non vincere. Nell’ultima partita abbiamo giocato meglio dell’avversario, abbiamo creato delle situazioni per tornare in vantaggio e non siamo stati bravi. Lavoro, lavoro, lavoro. Non siamo contenti, ma positivi perché abbiamo la convinzione che il lavoro è quello giusto e lo si sta facendo bene. Tante cose dobbiamo migliorare per arrivare alla vittoria, è su questo che ci prepariamo in settimana”
Douglas Luiz non giocava 90 minuti da molto, ha recuperato e può giocare ancora titolare? “Può giocare. Sta ancora recuperando, ma è normale, non solo per lui ma per tutta la squadra. Dopo tanto tempo ha giocato una partita intera e di grande livello, questo vuol dire che abbiamo un altro giocatore che, da titolare o a gara in corso, aiuterà a tenere e alzare il livello della squadra”
Che risultati da Yildiz a destra? “Giocando a destra sta facendo bene, così come faceva a sinistra. Quando ha giocato in zona centrale, come in Coppa Italia contro il Cagliari, ha fatto anche bene. Tante cose può fare meglio. Ricordiamoci sempre che è un ragazzo molto giovane, che sta crescendo in fretta per il momento che stiamo attraversando e sono contentissimo di lui. Ha grandi qualità, deve migliorare tante cose, specie in fase difensiva dove deve essere più aggressivo quando va sull’uomo, ma lo sta migliorando. Contro il Torino qualche contrasto l’ha vinto. In fase offensiva ci dà tantissimo: in quella zona del campo quando salta l’uomo e mette la palla dentro è molto preciso e pericoloso. Ha un fisico che gli permette di allenarsi sempre ed essere sempre disponibile, è importante sia per lui che per il collettivo”
Ritiene finora di aver commesso errori? Se sì, quali? “Sicuramente abbiamo commesso errori perché in tante partite potevamo arrivare alla vittoria e non ci siamo arrivati. Questo significa che qualcosa in più dobbiamo dare. Ripeto che noi siamo i primi arrabbiati perché facciamo questo lavoro e vogliamo la ricompensa di vincere. Delle volte siamo stati capaci di fare bene, delle altre abbiamo avuto difficoltà a vincere. Adesso per continuare nella corsa Champions dobbiamo recuperare dei punti che abbiamo lasciato indietro”
Quanto è soddisfatto di Mbangula? Si aspettava una crescita così? “Sono molto contento e non me l’aspettavo. È chiaro che, per le situazioni vissute, anche lui è dovuto crescere più del normale e sono soddisfatto perché l’ha fatto. È un 2004 che, per merito suo e per altre situazioni, ha dovuto prendersi delle responsabilità e l’ha fatto molto bene. Contro il Torino era il primo derby, l’anno scorso giocava una categoria: è anche un ragazzo molto altruista, capisce le cose che deve fare per aiutare la squadra e lo fa nel migliore dei modi. Non deve accontentarsi e cercare sempre qualcosa in più”
Aveva detto che Cambiaso giocava con gli antidolorifici: lo potremo rivedere titolare? “Sta migliorando. L’ho visto entrare col Torino molto bene, molto concentrato e attento. È un ragazzo molto importante per noi, può giocare a destra e sinistra. In una squadra giovane come la nostra ha già giocato partite di alto livello con personalità, per domani è una possibilità che inizi e se lo farà sono sicuro che vedremo una grande prestazione”
Avete fatto 4 partite senza Vlahovic, senza vittorie. La Juve è tanto dipendente da Vlahovic? Contro il Milan si aspetta Kolo Muani? “Tutti i giocatori di questa rosa sono importanti, anche Dusan. Quando lui è presente siamo contenti, quando è mancato abbiamo fatto bene con altri. Non possiamo essere soddisfatti perché non abbiamo vinto. Kolo Muani? Non parlo di giocatori di altre squadre”