L’ex direttore generale e amministratore delegato bianconero, ora al PSG, parla dell’Allianz Stadium in occasione del decimo anniversario dell’inaugurazione.
EMOZIONE – Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Jean-Claude Blanc racconta le sue emozioni e i retroscena dell’Allianz Stadium, a cui il dirigente francese è indissolubilmente legato: è stato lui uno dei responsabili del progetto, accelerato in particolar modo dopo lo scandalo Calciopoli del 2006:
Fu l’inizio di una nuova fase e la fine di un processo di ricostruzione. Lo stadio è simbolo della rinascita della Juventus, del lavoro svolto per riportarla ai vertici. E in tempi record: il cda varò il piano nel febbraio 2008, solo 18 mesi dopo la retrocessione. Fu un segnale di coraggio da parte della proprietà che dimostrava la determinazione di tornare ai massimi livelli con un nuovo impianto.
Riguardo a come fu pensato il nuovo stadio, Blanc ha aggiunto;
Volevamo qualcosa di unico per il club che appartiene alla stessa proprietà da più tempo al mondo, in una città particolare come Torino. Dal lato sportivo volevamo uno stadio che rendesse la nostra squadra quasi imbattibile, intimidendo gli avversari con la vicinanza degli spalti al campo. Volevamo grande osmosi tra pubblico e squadra.