Juan David Cabal è stato presentato in conferenza stampa all’Allianz Stadium di Torino. Nelle parole del giocatore molta emozione ed entusiasmo che lasciano immaginare il massimo impegno che il Colombiano spenderà durante la propria esperienza in bianconero: “Essere accostato alla Juve è la cosa più bella che mi è successa in carriera, non ho parole per esprimere cosa provo se non un wow. Per me e per la mia famiglia è un sogno essere arrivato in una delle squadre più grandi in Italia e nel Mondo, perché fin da piccolo avevo con me la maglietta bianconera. Ora il sogno prosegue, e diventa quello di essere un giocatore importante per la Juventus”. Juan Cabal ha tutte le intenzioni per fare del proprio meglio per la squadra ma soprattutto con profondo rispetto per il mister ed i compagni: “Voglio portare alla Juve tutte le mie capacità e il mio modo di essere come persona, in campo e fuori; sono pronto a fare tutto quello che mi chiederà il Mister. Le mie caratteristiche? In una sola parola: resilienza, ho lottato e lotto per realizzare il mio sogno; ho tanti riferimenti bianconeri, da Cuadrado ad Alex Sandro, e vorrei diventare uno di loro. Nello spogliatoio ci sono alcuni leader, come il Capitano, ma il bello è che siamo tutti uniti verso lo stesso obiettivo, pronti a lavorare per raggiungerlo, e questo fa di noi un po’ tutti leader all’interno del gruppo. Il Mister mi ha detto di godermi questa esperienza, di lavorare per diventare sempre un giocatore migliore ma di essere anche me stesso: sono convinto che Motta mi aiuterà a capirmi meglio come persona, mi ha colpito molto la fiducia da parte sua”. Il difensore bianconero continua così nella conferenza di presentazione: “Arrivo in una delle squadre più grandi al mondo. Vorrei diventare un calciatore importante come Chiellini, Bonucci o Cannavaro. Ho scelto la Juve per inseguire il mio sogno, non voglio parlare delle altre squadre. Ho sentito Cuadrado, secondo lui ho preso la giusta decisione perché non c’è niente come questo club. Thiago Motta mi ha detto di godermela ed essere me stesso, ma anche di lavorare per diventare un calciatore migliore perché a volte il talento non è sufficiente. È una persona corretta, è stato un grande calciatore, sono sicuro che mi insegnerà tanto. Sul ruolo in difesa onestamente non faccio differenza, mi piacciono entrambi”. Infine Cabal si lascia andare alle emozioni più personali “Mi sento ancora un po’ strano quando entro nello spogliatoio dell’Allianz Stadium o quando vedo questi grandi giocatori. Sono molto felice di tutto questo, anche per come sono stato accolto sia dai tifosi che dalla società. Voglio restituire tutto ciò che mi è stato donato in queste prime settimane”.
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