Dibattito in corso fra i vertici federali per parlare della crescita dei nostri giovani
DIBATTITO – Discussione in corso all’Allianz Stadium dove quest’oggi andrà in scena il match della Juventus Next Gen. In vista di questa sfida di Serie C, è stato organizzato un incontro tra Andrea Agnelli e i vertici del calcio italiano per parlare del tema delle seconde squadre e dello sviluppo del calcio giovanile. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti di questo dibattito:
Andrea Agnelli:
“È molto importante essere qua dopo 4 anni oggi che è il quinto anno della nostra seconda squadra. Come dire che non stiamo innovando ma copiando quello che gli altri stanno facendo bene. In Spagna le seconde squadre ci sono da 60 anni. Il passaggio delle seconde squadre è utilissimo per la Juventus ed è un discorso di sostenibilità per i club e si danno i giocatori anche alle nazionali. Parliamo anche dell’esordio di Miretti e Fagioli, ma è più utile parlare dei 7/8 giocatori della Juventus nell’Under 20 della nostra nazionale. Il progetto delle seconde squadre lo volevamo dal 2010. Grande merito a Costacurta che ha spinto molto per le seconde squadre. Il primo anno per noi fu stranissimo perchè i calciatori non capivano cosa fosse ed erano abituati ad altro ad andare in prestito e c’era un clima di ostilità. Dopo 4/5 sconfitte sono andato a parlare alla squadra con mister Zironelli e ho spiegato che loro erano alla Juventus. Questo percorso li avvicina ad essere calciatori. Sapevamo che ci sarebbero voluti dai 3 ai 5 anni per ricevere i frutti di questo progetto. Penso a tutti gli allenatori che abbiamo avuto, i direttori. Il percorso è difficile per loro perchè quelli che si sentono pronti fanno fatica a tornare indietro. Miretti lo scorso anno ha giocato con la Prima Squadra, con la Next Gen e Youth League. Ad un certo punto gli chiesi: sai cosa stai facendo? Per lui è normale, perchè è alla Juventus da quando ha 7 anni, mi disse: metto la maglia della Juventus e gioco. Il problema è con chi arriva dopo”.
Khedira:
“Allo Stoccarda è stato molto importante perchè giocavamo in terza divisione, è un periodo molto importante per i giocatori. C’è un mix di giocatori giovani e di esperienza. C’è maggiore possibilità di arrivare in prima squadra”.
Morata:
“La seconda squadra per me è stata molto importante perchè ti permette di essere pronto a giocare partite molto importanti. Ti preparano per la prima squadra, non hai più impressione a giocare contro squadre importanti. Sei ad un passo dalla Prima Squadra. In Spagna questa mentalità è chiara a tutti i giocatori giovani ed è una grande opportunità per tutti. Anche i giocatori non pronti per le prime squadre hanno grandi opportunità future. Tutti i miei compagni nella seconda squadra poi hanno giocato nella Liga o in squadre importanti .Per me è fondamentale, a volte puoi andare in una prima squadra di un club più piccolo, ma nelle seconde squadre delle squadre top hai l’opportunità di lavorare con le migliori strutture e i migliori allenatori. Questo è stato un grande passo della mia carriera”.
Ghirelli:
“Ringrazio tutta la dirigenza della Juventus anch’io. Nelle immagini precedenti abbiamo visto le difficoltà iniziali e le difficoltà di questo paese nell’innovare. Abbiamo voluto fare questa riflessione in un momento molto particolare. Bisognava partire dalle seconde squadre per ragionare sul nostro settore giovanile. Bisogna guardare alle altre esperienze come quella francese”.
Gravina:
“Quello delle seconde squadre è un tema di grande attualità, sono contento di tornare qui allo Stadium dopo quattro anni. Ringrazio Andrea perchè la Juventus è stata l’unica a aderire alle seconde squadre. Ringrazio la sua organizzazione e la sua visione”.