L’intervista della ‘Gazzetta dello Sport’ al campione del mondo ’82
BARONE – Il ‘Barone’ Franco Causio è stato uno dei giocatori più vincenti nella storia della Juventus e del calcio italiano. Sei scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA, ma soprattutto il mondiale del 1982 lo annoverano nell’olimpo del nostro calcio. Juventino anche dopo essersi ritirato dal calcio, il ‘Barone’ è stato intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport‘ per parlare del derby contro il Torino in programma martedì e del momento bianconero:
“Un consiglio a Di Marìa? Di Maria ha vissuto tanti derby in carriera, non ha bisogno di consigli. Uno glielo do comunque: contro il Toro, martedì, giochi come a Nantes! È un campione del Mondo anche lui! In Coppa è stato straordinario e mi auguro si ripeta contro il Toro. Rinnovo? Sì, certo. Io ho vinto un Mondiale a 33 anni ed erano altri tempi. Adesso le carriere si sono allungate. Un pronostico? Segna Vlahovic e vince la Juve. Dusan mi sembra più applicato, anche nel gioco con la squadra. Ma può crescere ancora molto: dovrebbe ispirarsi a Bettega, un maestro nei movimenti d’attacco. Però grazie ai miei cross era più facile segnare. Il tridente con Di Maria e Chiesa mi intriga, anche se purtroppo Allegri lo ha potuto schierare poche volte a causa degli infortuni. Proprio per questo non capisco le critiche all’allenatore. Nonostante tutto, la Juve sul campo ha fatto 47 punti, meno solo del Napoli. Io con Vlahovic? Ho aiutato a segnare tanti grandi attaccanti: Bettega, Boninsegna, Anastasi… Anche Dusan farebbe qualche gol in più sfruttando i miei cross. Chi avrebbe potuto giocare nella mia Juve? Forse Di Maria. Anzi, nemmeno lui. Se prendiamo la Juve 1976-77, quella della doppietta campionato-Coppa Uefa, sarebbe dura trovar spazio anche a un campione così. Al massimo dovrei lasciarglielo io…Cosa direi a Fagioli? Nicolò è cresciuto nel vivaio e conosce bene l’importanza della partita. Anche se, rispetto ai miei tempi, è diverso l’attaccamento alla maglia. E soprattutto non c’è più Boniperti. Il presidentissimo sentiva il derby come nessun altro al mondo e finiva per contagiare tutti. Detto questo, ben vengano i Fagioli e i Miretti: la Juve in futuro deve ripartire da loro due, da Ranocchia e da Rovella. Pericolo Torino? La loro compattezza.“