CHAMPIONS LEAGUE-Se è vero la che Juventus ha passeggiato a Budapest, con un netto 4 a 1, nell’altra gara del girone come se l’è passata il Barcellona?
BARCELLONA-Il gruppo G sembra ormai delineato al giro di boa. Mancano tre gare e, salvo colpi di scena epocali ed apocalittici, saranno la Juventus ed il Barcellona ad approdare agli ottavi.
I Blaugrana, mentre Morata si prendeva il Ferencvárosi, erano in campo al Camp Nou a soffrire con la Dinamo Kiev. La squadra ucraina allenata du Lucescu, va ricordato si è presentata con 11 giocatori indisponibili (9 per Covid e 2 per infortunio).
IL MATCH-I ragazzi di Koeman fanno preoccupare. In fase difensiva si traballa eccome, provato ieri sera De Jong centrale con Piqué, davanti c’è freschezza ma manca concretizzazione.
Messi segna il 5 rigore stagionale, 3 su 3 in Champions. Ma la Pulce non segna su azione, e la sicurezza di avere in campo un marziano come l’argentino sembra svanita. A maggior ragione con tanti giovani in campo, Pedri e Ansu Fati titolari, Messi deve essere il loro faro, per ora però è a luci spente.
La partenza a razzo, gol al 5′ di Messi, si spegne piano piano. Nel corso dei 90′ il Barca crea, solo una grandissima prestazione del portiere Dinamo classe 2002 tiene in gara gli ucraini. Ma ciò nonostante il Barca concede tanto. Anche Koeman deve fare affidamento al suo portierone, Ter Stegen, rientrato dopo un infortunio e nominato man of the match, rende al meglio l’dea della gara.
Piqué di testa alleggerisce la partita, accorciata poi da Tsygankov, ma tanta paura e fatica per il Barcellona.