Dopo aver vinto e convinto contro l’Empoli all’Allianz Stadium di Torino, Thiago Motta presenta la conferenza stampa del match contro i lariani, che la Juventus affronterà questa sera alle 20:45.
La sfida dovrà confermare il buon momento della Juventus e certificare che il futuro è tutto nelle mani della squadra.
Motta a differenza della precedente conferenza stampa è sembrato più determinato ed ha mostrato uno spirito da combattente entrando sempre i più nei cuori dei tifosi. Vediamo cosa ha dichiarato ai cronisti il mister bianconero:
Che gara si aspetta domani contro il Como, che ha dimostrato di essere una squadra forte e probabilmente non merita neanche la posizione di classifica che ha: “Partita complicata, dove come sempre massima concentrazione, e la determinazione di fare una grande partita. Una squadra che, che come il suo allenatore, grande ambizione, l’abbiamo visto anche l’ultimo mercato fatto, che hanno messo in difficoltà tantissime squadre come Atalanta, Milan, Roma, vuol dire dobbiamo fare una grande partita domani”.
Come ha preso Alberto Costa l’esclusione dalla lista Champions? Lo potremo già vedere protagonista in campionato? “Ho parlato con Alberto gli ho spiegato la situazione ha accettato perfettamente. E’ chiaro che voleva partecipare anche lui ma non è possibile però ho detto allo stesso tempo che sono non solo io sono tutti noi contentissimi del suo lavoro piace tanto quello che fa in allenamento mi piace perchè è arrivato con fame, un ragazzo che si impegna tutti i giorni e un ragazzo che vuole dimostrare il suo valore a grande valore a grande valore e giovane ma ha grandissimo valore e ripeto sono io molto contento del suo lavoro ma posso dire anche degli altri siamo molto contenti del lavoro che sta facendo e sono sicuro che quando arriverà la sua opportunità sarà pronto a prendersela”.
Mister, è soddisfatto degli acquisti fatti dalla Juventus a gennaio e che cosa portano in più a questa squadra? “Sono contento e orgoglioso di tutti i miei ragazzi quelli che già c’erano prima compreso chi adesso è arrivato, adesso siamo un gruppo che abbiamo i nostri obiettivi con i nostri valori con le nostre ambizioni con la nostra determinazione con nostro lavoro impegno raggiungeremo i nostri obbiettivi come dev’essere”.
Dal punto di vista tecnico, tra Vlahovic e Kolo Muani, su cosa si basa la scelta di farli giocare insieme? Può essere una soluzione che si può sfruttare a partita in corso per sorprendere? “Non è così semplice come lo vuoi mettere nel senso solo uno e l’altro siamo una squadra, una squadra la cosa più importante è il collettivo il collettivo sono undici che entrano in campo dove la squadra deve avere un equilibrio deve funzionare sia a livello difensivo che offensivo sono due giocatori di altissimo livello l’abbiamo visto nell’ultima partita hanno partecipato insieme a prescindere del ruolo che fanno. Quando arriverà il momento che io ritengo che sia la cosa migliore per la squadra giocheranno insieme quando non sia così uno inizierà e l’altro aiuterà a partita in corso o no o magari ci sarà anche delle partite che non giocheranno ne l’uno ne l’altro. Vediamo di partita in partita come si trova la squadra ma ripeto questa è una cosa collettiva non è Dusan e Randal la cosa più importante, l’importante e che funzioni la squadra sia a livello difensivo che offensivo e che la squadra abbia un equilibrio per poter competere contro l’avversario di turno che domani è il Como e vedremo domani quali sono le scelte che saranno sempre le migliori scelte perché la squadra possa funzionare”.
Dal mercato sono arrivati due difensori mancini ovvero Kelly e Vega, quanto può essere importante per lo sviluppo dell’azione? “Al di là di essere mancini anche se i mancini normalmente tecnicamente sono bravi e il caso dei due giocatori come Lloyd e come Renato che possono giocare insieme perché hanno già fatto diversi ruoli possono giocare come due difensori uno da terzino l’altro difensore Renato ha fatto anche il centrocampista a prescindere se son mancini o no sono due giocatori che sicuramente per le loro caratteristiche per il loro livello aiuteranno tantissimo la squadra sempre quando la squadra avrà bisogno.
Come sta Cambiaso se c’è già una data per il suo rientro dall’infortunio e quanto è felice che sia rimasto alla Juventus:
“Siamo felici sono felice per lui che è rimasto che è rimasto in una grande squadra come la Juventus penso che ha avuto sempre questa idea di rimanere e di non andare via e questa è una cosa importante per domani non ci sarà come non ci sarà Juan, Gleison e Pierre e sperando sempre che il più presto possibile possa essere con la squadra e possa essere al cento per cento per poter aiutare i suoi compagni in campo”.
Quanto è soddisfatto dell’attitudine che ha dimostrato Dusan Vlahovic:
“Sono molto contento sia lui che gli altri però devo dire che questo lo do per scontato l’attitudine l’atteggiamento lo do per scontato che deve essere da esempio deve essere fondamentale per poter lavorare in gruppo per fare lavoro e ripeto l’atteggiamento di Dusan fino ad oggi è stato impeccabile ma dal primo giorno fino ad oggi quando ha partecipato e anche che l’ho detto delle volte non in condizione ottimale ma per necessità la squadra a partecipato e giocato ha avuto un atteggiamento impeccabile quando non ha giocato ha avuto un atteggiamento impeccabile perché è un ragazzo che si allena sempre bene è un ragazzo che accetta le decisioni perché sa che è il bene della squadra qua stiamo parlando sempre della Juventus di un collettivo di una squadra e non dei singoli degli individuali lui come tutti gli altri sanno molto bene quale è la nostra filosofia e stanno e stanno facendo un grande lavoro insieme”.
Quale è la caratterista che le piace di più del suo collega Fabregas al Como? Inoltre voi avete nel passato una storia in comune con il Barcellona, cosa vi ha lasciato questa esperienza finora che siete allenatori:
“Quello è sicuro quello è sicuro ho vissuto tanti anni a Barcellona sono arrivato avevo sedici anni so andato via non penso che avevo venticinque ventisei anni ho passato un buon periodo in una squadra importante con una filosofia di gioco e di atteggiamento molto importante e penso che anche lui quando parlo di ambizione è un allenatore oggi che quando gioca con le grandi a in avanti gioca bene a calcio vuole vincere la partita non ho mai visto il Como mettersi indietro e aspettare ma contro l’Atalanta, Roma contro tutte le squadre ha fatto così e l’ha fatto molto bene l’ha fatto molto bene vuol dire che Fabregas al di là di avere stato un grande giocatore sta diventando anche e sta dimostrando di essere un allenatore molto preparato e molto bravo a far giocare una squadra che è appena arrivato che è una neopromossa e competere con delle squadre anche di altissimo livello merito sicuramente anche suo”.
Julio Velasco ha raccontato che quando i suoi giocatori sbagliano in partita m, dice loro che gli errori sono come le fake news cioè sono cose mai successe e che bisogna andare avanti. Lei cosa dici alla squadra e ai tuoi giocatori quando sbagliano per esempio dopo il primo tempo con l’Empoli:
“Nel primo tempo con l’Empoli abbiamo fatto tante cose bene nel primo tempo con l’Empoli e lo sbaglio fa parte del gioco proviamo sempre di sbagliare il meno possibile perché alla fine nessun giocatore, nessun giocatore di calcio davanti a quarantamila persone vuole sbagliare quello è di sicuro succede che per una ragione o l’altra sbagliano l’importante quale è e come reagire in questi sbagli ci sono dei ragazzi che possono subire questi sbagli e nascondersi ci sono altri che nello sbaglio crescono e vanno in avanti vanno ad affrontare la situazione senza avere nessuna paura e quello che hanno dimostrato un’altra volta da questi giocatori nel campo perché abbiamo iniziato una partita complicata per noi e l’Empoli ha messo in difficoltà tantissime squadre non ho mai avuto l’Empoli perdere una partita e essere sotto sotto l’avversario hanno iniziato bene la partita perché hanno segnato un gol anche per uno sbaglio anche nostro è vero per i nostri giocatori hanno continuato a giocare hanno continuato ad andare in avanti continuato a cercare la partita merito loro di aver ottenuto la vittoria alla fine meritatamente perché abbiamo fatto meglio dell’avversario vuol dire lo sbaglio esiste sempre l’importante e come affronti dopo la difficoltà e afrontare nel modo giusto e affrontarla e non subire mettersi a difendere o nascondere se no andare in avanti e affrontarlo”
Sei mesi fa la prima partita di campionato contro il Como qua allo Stadium un tre a zero scintillante, domani si torna contro il Como cosa è rimasto di quella prima partita di quell’entusiasmo e cosa è cambiato in questo percorso:
“E’ cambiato tanto e cambiato tanto se vai a vedere cosa è cambiato non vado io perché non abbiamo nemmeno il tempo di farlo ma tante cose sono cambiate tante per bene nel mio punto di vista perché vedo una squadra che è cresciuta vedo una squadra fa delle cose molto bene altre da migliorare sicuramente abbiamo perso dei giocatori che in quella partita erano in campo abbiamo recuperato altri che in quella partita non era in campo continuiamo a essere una squadra molto giovane però continuiamo a essere una squadra con grande ambizione con grande voglia e grande impegno nel nostro lavoro per arrivare al risultato migliore sempre tante cose sono cambiate per bene sono contento oggi da quello che vedo dei miei giocatori quello è la cosa principale e che è quello che mi da soddisfazione vederli ogni allenamento lavorare il massimo sapere e avere molto ben presente dove siamo perché l’esigenze è sempre massima e questo fa parte del nostro percorso del nostro momento importante è la concentrazione su domani domani è la partita importante nostra che affronteremo una buona squadra Como in trasferta dove dobbiamo fare una grande partita per ottenere la vittoria.”
Come ex giocatore del PSG conosce bene l’ambiente. Kolo Muani è una vostra scelta o determinata da una “via d’uscita”?:
“E’ la nostra scelta nostra eravamo tutti d’accordo che un giocatore della sua caratteristica del suo livello potrebbe e come lo sta dimostrando e sono convinto che può ancora migliorare alzare il livello della nostra squadra, e sono molto contento fino ad oggi quello che sta dimostrando ma ripeto sono anche molto convinto che può fare ancora meglio Randal e siamo molto contenti di averlo nel gruppo.”
Cosa manca a questo punto alla sua Juve per essere la squadra ideale che lei ha in mente:
“Primo ho detto sempre che non è la mia Juve è la nostra Juventus perché stiamo costruendo insieme una squadra che lo sapete molto bene è stata cambiata anche per necessità tantissimo dall’inizio di stagione poi la crescita è continua non stiamo cercando di arrivare a essere perfetti stiamo cercando di crescere sempre è diverso quello fa parte del lavoro fa parte del percorso e questo aiuta sicuramente quando avremo la continuità di in questo lavoro fatto bene avere i risultati continui che vogliamo noi questo aiuta tantissimo e questo che stiamo cercando in questo momento dentro questa crescita di squadra questo miglioramento di squadra sicuramente avere la cosa che conta di più per che sono la continuità di risultato poter essere in alto.”