Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida col Sassuolo.
DICHIARAZIONI – Massimiliano Allegri ha parlato così nel corso della prima conferenza stampa della stagione alla vigilia del sfida di campionato col Sassuolo:
Sulla condizione della sua squadra:
“La squadra ha lavorato bene, conta però la partita di domani. È la prima e incuriosisce, contano i tre punti contro un Sassuolo che ci ha battuto in casa l’anno scorso ed è una squadra tecnica. La condizione non è massimale, ma dobbiamo giocare da squadra, ci sarà entusiasmo dell’ambiente”.
Sulla rosa a disposizione:
“Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, questa cosa va rivista perché non possono saltare una gara per un’ammonizione dell’anno prima. Un conto è un rosso, un altro è per somma di ammonizioni. Poi Szczesny è in via di recupero, Aké ha la frattura del perone, Pogba ha un problema meniscale, Chiesa sta lavorando e speriamo di riaverlo al massimo a gennaio. Arthur ha un problema alla caviglia, sta lavorando e in più ci sono le voci di mercato e non è disponbile. Kaio Jorge è stato operato al tendine rotuleo. McKennie è disponibile. La Juventus ha il dovere di vincere”
Su Kostic:
“Kostic? È un giocatore che crossa molto bene, ha un controllo di palla ottimo, ha fatto avanti e indietro Torino-Francoforte, devo ancora decidere tra lui, McKennie e Cuadrado chi giocherà. Ci sono anche i cambi, deciderò. Sono contento però perché è un calciante e aiuterà Vlahovic”.
Su Vlahovic:
“Dusan sta bene, è rientrato dopo quel problema che ha avuto questa estate, ci vuole pazienza per averlo al 100%. Ma da quando ha ripreso sta molto meglio, quindi ha le carte per fare una grande stagione, e sicuramente la farà”.
Sugli obiettivi della stagione:
“Quest’anno gli obiettivi sono due: essere nelle prime quattro il 13 novembre per stare a contatto e giocarsi il campionato; passare il turno di Champions. Il Sassuolo viene dal ko in Coppa Italia, ha preso Pinamonti e ha giocatori validi, è sempre difficili giocarci contro. Dovremo essere bravi.
Sul modulo:
“Difesa a tre o quattro? Difficilmente le mie squadre hanno la difesa a tre, magari in fase di costruzione, ma in fase difensiva siamo a quattro”.
Su Bremer:
“Di Bremer sono contento, è un ottimo giocatore, vuole migliorarsi sempre”.
Su McKennie:
“McKennie recuperato? Lo buttiamo in campo e poi vediamo”
Su Di Maria:
“Accentrare Di Maria? Va sfruttato per le sue caratteristiche tecniche, che sono superiori alla media. Dovremo metterlo in condizione per fargli fare assist e cucire il gioco”.
Sulla confronto con la passata stagione:
“La società ha lavorato molto bene, l’anno scorso abbiamo fatto un’ottima stagione ma siccome ci chiamiamo Juventus e siccome venivamo da 9 vittorie allora avevamo vincere per forza. C’è stato un ricambio generazionale. Vediamo le cose in modo chiaro, così diciamo il giusto. Se no si dicono cose sbagliate. In questo momento serve umiltà, l’anno scorso abbiamo fatto sedici punti in meno del Milan, servono pazienza e lavoro. Abbiamo il dovere di puntare a vincere sapendo che ci sono altre squadre che l’anno scorso hanno fatto meglio di noi. E per noi questo è uno stimolo”
Su Miretti e i giovani:
“Miretti? Vediamo come evolve il mercato. I nostri giovani sono molto bravi, ma non possiamo tenerli tutti qui. Va scelto il percorso giusto”.
Sulle ambizioni di questa “nuova” Juventus:
“Juve più forte dell’anno scorso? Non lo so, però abbiamo sostituito giocatori ottimi con altri giocatori ottimi. L’entusiasmo ci fa bene, ma la consapevolezza è fare qualcosa di importante per vincere il campionato. Conta vincere le partite, poi si può essere bravi e belli. Dobbiamo migliorare soprattutto sull’atteggiamento, con il Real Madrid non abbiamo vinto un contrasto. Le difficoltà ci sono perché vincere non è una cosa normale, bisogna avere rispetto dell’avversario, nessuno ci regala niente. Quello che è stato fatto nessuno ce lo toglie, ma quello che faremo domani è in discussione, siamo tutti in discussione. Ci sono troppi trionfalismi in giro e non mi piacciono”.