Le parole del capitano in conferenza stampa
ULTIMO BALLO – Giorgio Chiellini giocherà la sua ultima finale con la maglia della Juventus, prima di dirle ufficialmente addio al termine della stagione. In occasione della gara di domani contro l’Inter, valevole per la Coppa Italia, il difensore affianca mister Massimiliano Allegri nel consueto appuntamento con la conferenza stampa della vigilia.
Sulla Juve che lascerà dopo l’addio:
“Dopo un inizio difficile questa squadra ha raggiunto un’identità. Raggiungere con 4 giornate d’anticipo la Champions League è stato un grande risultato considerando come eravamo messi mesi fa. Io penso che la partita di domani sia propedeutica per l’inizio della prossima: vincere domani sarebbe una grande iniezione di fiducia. La Juve ha nel DNA la vittoria ad ogni costo, onestamente lo scudetto sarebbe il giusto obiettivo di questa squadra”.
Sulle sensazioni:
“Io la vivo ancora come un bambino e non mi aspettavo di giocare una finale del genere a quest’età. L’Inter è una squadra che ti fa pagare ogni errore, secondo me siamo stati puniti oltre misura nelle sfide precedenti. Entrambe le squadre arrivano a questa sfida in un momento buono, ma non eccessivamente buono. Loro non sono primi in campionato, noi abbiamo raggiunto l’obiettivo, anche se c’é il rammarico di non essere arrivati al vero obiettivo della stagione. Dovremo capire bene i momenti della partita, con lucidità ed equilibrio.“
Sull’azzurro:
“Ci evoca sempre buoni ricordi questo stadio, tante emozioni belle e mi danno la voglia di riprovarle. Io sono felice e tranquillissimo, non vedo l’ora di scendere in campo. Sarà uno spettacolo, stadio pieno e milioni di spettatori. Juve-Inter è la partita che tutti i tifosi vogliono vincere.“
Su un discorso da fare alla squadra:
“Non sono un uomo da discorsi da film, io sono uno che con una pacca sulla spalla riesce a trasmettere ciò che vuole. Non bisogna essere nervosi, ma pensare a giocare.”
Sul messaggio da lasciare in futuro e il 20esimo trofeo:
“Sarebbero 21, non 20, ma lasciamo perdere le polemiche. Mi sento una sorta di fratello maggiore, spero di aver lasciato loro un qualcosa di importante. La Juve ha certi valori e non li ho creati io, li ho solo portati avanti. Una volta arrivato alla Juve certe cose le capisci, credo che la Juventus abbia bisogno di un’identità che ho appreso dai veterani a mia volta.”
Su un possibile nuovo ciclo:
“Io dal 2006 al 2012 non ho vinto nulla, sono stati pochi anni in cui non ho vinto. La famiglia Juventus è garanzia di vittoria, è difficilissimo vincere così tanti scudetti di fila, se Milan ed Inter manterranno questo livello sarà dura replicare questo ciclo. Questa squadra deve tornare a vincere e domani dobbiamo alzare questa coppa.“
Sull’Inter:
“Ha grandi giocatori, è una squadra completa in tutti i reparti. Sicuramente ha grandissimi giocatori e dovremo cercare di contrastare le loro caratteristiche. Non compete a me giudicare la loro stagione, ma Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro e non era facile dopo il cambiamento che c’é stato.“
Su cosa prevede domani:
“Non mi aspetto una partita come Real-City, ma non abbiamo la loro stessa mentalità. Per un difensore una partita del genere ti farebbe incazzare.“
Sui programmi dei prossimi giorni:
“Ci sono degli obiettivi in ballo, parlerò dopo la Coppa Italia. Onestamente potevo smettere il giorno di Italia-Austria se il VAR non avesse visto il fuorigioco di Arnautovic.“