RISCHIO – Come riporta il “Corriere dello Sport“, tre giorni fa la procura della Figc ha ricevuto le carte dalla procura di Torino e gli inquirenti le stanno studiando molto attentamente. Per il codice di giustizia sportiva della Federalcalcio costituisce illecito amministrativo “la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Covisoc e dagli altri organi di controllo nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze Uefa e Figc“. Viene punito anche il rilascio di informazioni “mendaci, reticenti o parziali“, comportando sanzioni che vanno dall’ammenda alla penalizzazione di uno o più punti in classifica, fino alla retrocessione o all’esclusione dal campionato.
Quest’ultima, secondo gli addetti al lavoro, è difficile, se non impossibile, che si verifichi. Ma anche eventuali sanzioni potrebbero rivelarsi zavorre per la squadra di Allegri, già in difficoltà per un inizio di campionato in salita. E le plusvalenze? Sarà possibile procedere in ambito sportivo solamente se dalle carte emergessero fatti nuovi rispetto al procedimento di 7 mesi fa. Difatti lo scorso 17 maggio la Corte d’Appello federale ha ribadito il principio che due privati possono accordarsi sul prezzo di una compravendita, senza mai reputare “illecita” una trattativa libera. Anche in questo caso, riferisce l’avv. Luciano Ruggiero Malagnin, la Juventus può cavarsela con qualche ammenda o piccola penalizzazione.