Gli strascichi della notte buia del Maradona
POST NAPOLI – Una sconfitta pesante da digerire per proporzioni e per atteggiamento in campo. Il Napoli ha riportato in casa bianconera vecchi fantasmi che sembravano dimenticati dopo la serie di vittorie consecutive che aveva proiettato nuovamente la squadra in alto in classifica. Una serata amara, difficile da dimenticare e che deve far riflettere. Tutte le volte che si alza il livello, emergono i problemi di una squadra spaesata e non compatta che si fa prendere in balia dell’avversario. L’orchestra di Spalletti ha letteralmente travolto un gruppo che non subiva gol da 8 giornate e ha raccolto il pallone in fondo alla propria porta per 5 volte in 90 minuti. Le vittorie consecutive avevano ridato serenità e una dimensione nuova, in una stagione che ha visto altre volte i bianconeri cadere rovinosamente come successo a Monza, ad Haifa e a Lisbona. Qual’è la vera Juve? Allegri racconta di una squadra arrivata all’appuntamento del San Paolo, scarica fisicamente eppure questa era una partita che poteva veramente ribaltare le sorti della stagione. Il tecnico ci ha messo del suo con alcune scelte discutibili come quella di schierare Chiesa come esterno destro di centrocampo. Un ruolo in cui ha sofferto le sortite offensive degli avversari per una posizione in cui Federico fatica ad esprimere il suo potenziale. Danilo nel day after parla di assunzione di responsabilità e sensibilizza la squadra ad una reazione. A Napoli anche il brasiliano è andato in difficoltà contro il funambolico Kvara ma il vice capitano è per distacco il miglior calciatore di una stagione che ha ancora molto da raccontare e che non deve regalare altre figuracce come quella a cui abbiamo assistito venerdi sera.