Roberto Mancini elogia l’attaccante bianconero, dopo la prestazione maiuscola offerta a San Siro, nella vittoria della Juve contro il Milan. Il Ct della Nazionale Azzurra, che ha giocato anche con il padre Enrico ai tempi della Sampdoria, ha dichiarato:
Lui e Federico sono diversi sia fisicamente, come struttura, sia tecnicamente, li trovo molto simili solo nell’ultimo tocco di preparazione al tiro. Enrico era una punta molto mobile, un attaccante, Federico è un esterno d’attacco, ha più corsa del padre. La Juve è un passaggio importante per lui, di crescita e completamento soprattutto sul piano mentale.
L’UOMO DEL MOMENTO – Federico può diventare il simbolo, sia della Nazionale, a cui al momento manca una figura di riferimento, sia alla Juventus, dopo la prestazione da grande contro il Milan, oscurando anche il fuoriclasse bianconero CR7. Proprio contro la Juve era arrivato l’esordio di Chiesa in Serie A, nell’agosto del 2016. In quella Fiorentina, allenata da Paulo Sousa, figurava anche Bernardeschi, cammino simile quello dei due Federico ma, al momento, il finale sembra non essere lo stesso.
UOMO GIUSTO – Federico si è messo a lavorare a testa bassa nei primi mesi in bianconero. Dopo un 2020 caratterizzato da alti e bassi, il 2021 sembra essere iniziato con il piede giusto, goal contro l’Udinese e prestazione da leader contro il Milan. Ma questo può, e deve essere, l’anno della sua consacrazione per non essere più Federico, il figlio di Enrico, ma Enrico il padre di Federico Chiesa.