Dopo un primo tempo tirato i bianconeri cambiano marcia nella ripresa e trovano una vittoria fondamentale nella scalata alla classifica.
TORINO – C’è voluta ancora una volta l’allegrata per risolvere la partita. I cambi, oggetto della discordia fino a poco tempo fa, stanno tornando a trasformarsi in oro nelle mani di Mida-Max. Come contro il Chelsea c’è voluta una giocata per sbloccarla, ed è arrivata soltanto nel finale e solo dopo un cambio sostanziale di modulo, intensità ed interpreti. Kean, deludente e compassato, è stato richiamato in panchina all’intervallo da Allegri per fare spazio a Cuadrado: col colombiano in campo il tecnico livornese ha potuto ricreare il tridente atipico che tanta fortuna ha portato nel mercoledì di Champions. Il Torino di Juric ha confermato di essere una squadra tosta, che predilige i duelli individuali e il corpo a corpo: le tante ammonizioni testimoniano l’intensità messa in campo dai granata. Per scardinare la resistenza della squadra di casa la Juventus ha dovuto fare affidamento ai suoi uomini copertina: Chiesa e Locatelli. L’ex Sassuolo trova il gol vittoria dopo un’altra – l’ennesima – partita di grande qualità e sacrificio, per lui è il secondo gol consecutivo in campionato dopo quello contro la Samp di domenica scorsa. La linea verde si conferma il vero punto di forza nel processo di crescita della squadra, foraggiato dall’apporto dei senatori che garantiscono equilibrio e stabilità.