I due ex dirigenti Marco Re e Stefano Bertola si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
SILENZIO – L’edizione odierna del Corriere dello Sport rivela un nuovo retroscena inerente all’indagine “Prisma“, che vede al suo centro la Juventus. Pare che i primi due indagati che la Procura di Torino aveva deciso di ascoltare, ovvero i due ex dirigenti Marco Re e Stefano Bertola, si siano avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei magistrati. Il loro avvocato Luigi Chiappero avrebbe motivato tale decisione sostenendo che le questioni in ballo sono principalmente di carattere tecnico e necessitano una riflessione. Aggiunge, poi. che i vari chiarimenti verranno concessi non appena si conoscerà con chiarezza il contenuto delle contestazioni, finora, a detta sua, ignoto.