Alvaro Morata nell’approccio a Inter-Juve può ripartire dal numero quattro, che sono le reti che finora lo spagnolo ha segnato ai nerazzurri, tutte reti non banali e decisive come per esempio quella del campionato 2014-15.
Quello fu proprio il primo gol dello spagnolo a San Siro, con la Juve già matematicamente Campione d’Italia e con la testa alla finale di Champions contro il Barcellona, Morata segna ed esulta indossando un paio d’occhiali da sole lanciati dalle tribune:
“Mi ricordo, quello è stato un anno bellissimo, in quel momento non avevo visto che la palla era entrata, è stata una sorpresa. Stavamo esultando e qualcuno ci lanciò degli occhiali da sole e Llorente me li ha passati. Purtroppo stavolta non avremo il pubblico, ma speriamo torni il prima possibile.“
Adesso Morata torna a San Siro con un’altra consapevolezza, se, infatti, nella sua prima stagione era un talento appena sbocciato, ora è un campione cresciuto sia come giocatore che come uomo:
“Sono cambiate molte cose, sono una persona più completa: un padre di famiglia, più maturo” – dice Alvaro.
Dal suo ritorno alla Juve, il suo impatto sul campo è stato devastante, mettendo a tacere tutti coloro che avevano storto il naso. La Juve non solo ha trovato un bomber vero, ma qualcuno in grado di trovare un feeling immediato con Ronaldo e con lui creare una coppia d’attacco formidabile, con già 30 reti messe a segno: 19 di CR7 e 11 di Morata.
“E’ un piacere giocare con lui, lo conosco da tanto tempo. Sono cresciuto vedendolo molto da vicino e capisco i movimenti che gli piace fare. Il mio lavoro è di portargli via gli avversari. Poi gli metto dei palloni che un giocatore normale non riuscirebbe a trasformare in gol mentre lui lo fa. Come a Parma ero sicuro che solo lui potesse prendere quel cross… Non posso far altro di godermelo ogni giorno, spero di giocare ancora tanto tempo con lui. Giocare con Cris e Dybala mi emoziona, ho un rapporto bellissimo con loro. Sono giocatori di un livello superiore agli altri.“
In attesa, dunque, del ritorno del numero 10 bianconero dall’infortunio, toccherà ancora alla coppia Ronaldo-Morata compiere un altro passo verso lo scudetto:
“Noi ci saremo fino alla fine, è la caratteristica di questa squadra e di questa società. Purtroppo quest’anno piccole cose non ci hanno fatto portare a casa piccoli punti, ma renderemo orgogliosi i nostri trifosi. Lautaro e Lukaku? Sono giocatori fantastici: Lautaro non è un numero 9 comune e Lukaku è uno dei migliori al mondo. E’ difficile fermarlo, ma gli chiederò la maglia come ricordo.“