L’americano ha tirato giù la maschera. Da oggetto del mistero a uomo in più della mediana bianconera. Weston McKennie si sta prendendo la Juventus a suon di prestazioni maiuscole e reti. Dopo la zuccata che scuote i compagni nel derby, arriva il secondo gol in due gare consecutive, con una semirovesciata da Calciatori Panini.
TUTTOFARE- La gara del Camp Nou certifica l’ottimo momento di forma del texano. Andrea Pirlo può contare sui cento polmoni del giovane centrocampista di proprietà dello Shalke 04. Ma McKennie è molto di più che un cavallo da corsa. Alla quantità di chi corre per tre l’americano abbina una qualità che si estrinseca nell’occupazione degli spazi, negli inserimenti coi tempi giusti e nella capacità di dare concreta sostanza alla manovra offensiva. Mezz’ala, insomma, che non disdegna però di indossare le vesti del trequartista per supportare le punte ed affollare l’area di rigore.
MASTINO- I paragoni forse non fanno bene ai talenti che si affacciano sui grandi palcoscenici europei. Eppure Weston McKennie non sente il peso degli illustri predecessori che hanno marcato con le unghie e con i denti quella zona di campo. “Io un po’ Vidal, un po’ Gattuso“, osserva il centrocampista convinto di potersi ritagliare il proprio ruolo nel reparto centrale, magari accanto ad Arthùr che bene ha figurato nello stadio della sua ex squadra.