EXOR con a capo John Elkann cerca acquirenti per vendere e non uscire dalla borsa: a caccia di un fondo o una proprietà finanziaria
VENDITA – La quotazione della Juventus in Borsa è uno dei motivi principali per cui la Consob sarebbe col fiato sul collo dei dirigenti bianconeri. Gran parte del problema non esisterebbe se la ‘vecchia signora’ non fosse quotata, o perlomeno non ci sarebbe stata tutta questa attenzione. La scelta di essere quotata risale al 2001, anno in cui l’antenata della EXOR, ovvero la Ifil, accumulò risorse preziose per aiutare la famiglia Agnelli a sottoscrivere l’aumento di capitale FIAT nel periodo di maggiore crisi. Tuttavia, arrivati ai giorni nostri, l’iscrizione in Borsa appare più un grattacapo che una risorsa, motivo per cui EXOR, o meglio il suo presidente John Elkann, sarebbe alla ricerca di eventuali acquirenti per la Juventus. Uscire dalla borsa costerebbe dai 200 ai 300 milioni di euro, una cifra che farebbe storcere il naso agli azionisti di minoranza, mentre la quota di controllo della società varrebbe oltre il miliardo. Un fondo internazionale, oppure una proprietà finanziaria potrebbe essere la risposta giusta a questo problema.