Le parole dell’ex giocatore della Juventus.
DICHIARAZIONI – Angelo Di Livio, intervistato da Tuttosport, ha analizzato il brutto momento in casa Juventus indicando le possibili strade da percorrere per uscire da questa crisi. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista bianconero:
“E’ una questione di attributi, che bisogna possedere per lottare e sudare per la maglia della Juve, che pesa molto. Ci voleva poco per battere il Monza, non serviva certo Guardiola in panchina. Eppure non sono riusciti, e non è la prima sconfitta. Per me la responsabilità è principalmente dei giocatori: l’errore di Di Maria che si fa cacciare e la lascia la propria squadra in dieci, è gravissimo. Può succedere, per carità, ma non in questo momento difficile dove un campione deve dare il buon esempio. Più che rimpiangere l’assenza di alcuni giocatori, importanti, come Pogba e Chiesa penso che la squadra abbia bisogno di una ripulita nella testa e che debba continuare a lavorare per non ricadere nei soliti errori, magari ripartendo dalle cose più semplici, da fare con serenità, senza lasciarsi prendere dalla frenesia. Mi sembra che tutti cerchino di raggiungere il risultato da soli e non si ragioni da squadra. Anche perché si rischia di finire in un circolo vizioso: Vlahovic è nervoso perché non segna, e tutti gli attaccanti sono nervosi quando non fanno gol, però più è nervoso e più continua a non segnare. Basta una rete e una vittoria per ribaltare la situazione. Però la Juve deve ritrovare la giusta cattiveria agonistica e penso che Bonucci e Allegri, che sono i depositari del DNA bianconero, abbiano il compito di trasmetterlo agli altri e la squadra deve possedere quell’intelligenza calcistica per assimilarlo”.