L’intervista di ‘Tuttosport’ al difensore bianconero
INTERVISTA – Mai banale, schietto, sempre pronto a metterci la faccia nei momenti difficili e un calciatore che esce dal campo dopo ogni partita con la maglia sudata: Danilo si è conquistato a piccoli passi, sempre di più, il tifo bianconero. Proprio i tifosi vorrebbero sia lui ad indossare la fascia di capitano al braccio non solo per le doti tecniche dimostrate in campo, ma anche a livello umano e caratteriale. ‘Tuttosport‘ ha avuto il piacere di intervistare il difensore brasiliano, queste le sue dichiarazioni:
“Cos’ha di speciale la Juve? Da quando sono arrivato, ho sentito dire che “o sei della Juventus o no”. La particolarità di questa società è la cultura del lavoro: ogni giorno alzarsi dal letto e avere la voglia di migliorare, sapendo che quello che hai fatto sinora non basta. Questo è l’aspetto più diverso che ho colto qui e che ho imparato a fare mio. Su Torino? Io sono uno tranquillo, non di quelli a cui piace andare nei negozi, al ristorante. Passo già molto tempo alla Continassa o in viaggio per le trasferte per cui più posso stare a casa e più sono felice. A Torino c’è sempre il sole, come oggi, e la gente è sempre carina con me, mi tratta benissimo. Io sono un brasiliano di montagna, anche se da me non sono così alte come qui. E così quando prendo l’auto per venire ad allenarmi, vedo in tangenziale tutta la catena montuosa intorno a Torino e questa scena mi regala energia e soddisfazioni. Quanto è difficile giocare con la penalizzazione? Beh, diciamo che da quando sono arrivato di stagioni normali ne ho vissute poche…Spero che ne arrivi una! Pronti via ed ecco il Covid, adesso questo problema con la sentenza del meno 15. E’ stato brutto per noi accettare questa condizione, non è stato facile. Ma abbiamo capito che non potevamo fare niente: l’unica cosa che ci restava era andare al campo e dare il massimo così come in partita. Ma non è stato facile. Però siamo solo a febbraio per cui di tempo per fare bene ce n’è. Siamo ancora in corsa in Coppa Italia ed Europa League. E sino alla fine della stagione può succedere di tutto. Fascia di capitano? E’ stato il mister, prima della partita con l’Inter ad assegnarmela. Ma innanzitutto voglio ricordare che il capitano è Bonucci. Lui mi ha aiutato molto per diventare quello che sono nella Juventus. Per me è un onore avere la fascia. Il lavoro del capitano non è solo parlare prima della partita, ma anche dedicare parte del proprio tempo per aiutare i ragazzi, confrontarsi con lo staff. Di fatto questo atteggiamento l’ho sempre avuto. A volte tolgo un po’ di tempo a me stesso per il gruppo ma lo faccio sempre con piacere. Rinnovo? Finirà bene. La volontà di entrambe le parti è di proseguire insieme ancora, c’è un bel rapporto e così nei prossimi giorni ci saranno novità importanti.