Giornata amara quella di ieri per due bianconeri. Matthijs De Ligt e Cristiano Ronaldo salutano l’Europeo con le rispettive Nazionali. L’olandese lo fa rimediando una brutta espulsione che costringe i suoi compagni in 10 contro la Repubblica Ceca (anche se addossare solo al bianconero le colpe dell’eliminazione sarebbe ingiusto). CR7, sin qui trascinatore dei suoi, deve inchinarsi al Belgio e alla sfortuna dei portoghesi, ma lascia il campo, a differenza del compagno, con poco da rimproverarsi.
Arrivati in bianconero da assoluti top players, i due non potrebbero essere più diversi. Silenzioso il difensore ex Ajax, protagonista CR7. Da giovane promessa il primo, da migliore al mondo il secondo. Diverso, inevitabilmente, anche il bilancio dal loro arrivo a Torino.
Oggi, De Ligt è ancora in cerca del salto definitivo che lo catapulti da giovane promessa a miglior difensore al mondo. Quello che tutti pensano possa essere, e che a tratti si è visto, anche alla Juventus. Molti parlano di percorso di crescita arenatosi. Il problema, forse, è un percorso di crescita avvenuto troppo presto che fa dimenticare i soli 21 anni del giocatore. Il futuro non è in discussione, e per questo la Juventus se lo tiene ben stretto.
Chi invece di rientro dall’Europeo dovrà sbrigare la grana futuro è il fenomeno portoghese. In un senso o nell’altro, si attendono risposte sul suo futuro bianconero. Senza più impegni sportivi, è arrivato il tempo delle scelte.