Matthijs De Ligt, attuale difensore bianconero, ha parlato di come ha voluto indossare la maglia della Juventus
LE PAROLE – Matthijs De Ligt, in una recente intervista rilasciata al “Telegraph“, ha parlato del suo approdo in bianconero e della scelta, avvenuta in maniera assai curiosa, che lo ha fatto riflettere, se accettare o meno la proposta di casa Agnelli. Parla anche dei suoi compagni di squadra e della loro unione, creatasi con l’aiuto l’un dell’altro. Queste sono state le sue parole:
“Sì, ho fatto proprio come a scuola si fa in matematica: ho messo vicino pro e contro e ho scelto la Juventus. Qui devo dimostrare sempre di essere all’altezza. Se difendi in Serie A, puoi farlo ovunque. Sono dove voglio essere, dove posso imparare di più. Ci sonno giocatori di esperienza come Chiellini e Bonucci, ma anche Buffon e Ronaldo. Guardo cosa fa Cristiano, come si allena. Gli chiedo consigli. Buffon? Potrebbe essere mio papà. È divertente, perché il modo in cui si comporta non è quello di di uno che abbia il doppio dei miei anni, è la sua forza, il perché gioca ancora. Ha la testa di un ventinovenne. Ramsey? Forse sono stato più io ad aiutarlo ad ambientarsi: ho imparato l’italiano prima di lui. Ci siamo aiutati a vicenda”