UNA CALZA ANOMALA – Neanche il tempo di assaporare l’importante vittoria contro il Parma e il positivo inizio dell’anno, e per la Juventus è già tempo di vigilia. Dell’ Epifania, certo, ma anche e soprattutto di Serie A. La calza della Befana porta in dono la sfida contro il Milan capolista. Un match sempre affascinante quello contro il Diavolo, ma tirato a lucido come non lo si vedeva da anni vista la rinascita milanista e il sempre verde cannibalismo bianconero che, valori e carta alla mano, li rende favoriti anche in questo scenario impronosticabile sino a qualche tempo fa, con la Juventus che per la prima volta dopo tanto tempo è chiamata a rincorrere in questo big match festivo. A San Siro servono tre punti per impedire che i rossoneri scappino ad un pesante + 13 in classifica e dare una sterzata alla graduatoria che attualmente vede la Vecchia Signora stazionare ad un inconsueto quinto posto che fa storcere il naso e infastidisce.
NELLA CALZA– Dalla calza però oggi è fuoriuscito del carbone, e della peggiore forma. La positività al Coronavirus di Alex Sandro è brutta notizia che riporta tristemente alla realtà di questo strano, pazzo periodo. Gli auguri di rivederlo presto in campo vanno ben oltre i motivi calcistici. Contro il Milan Pirlo, che il Milan e San Siro li conosce bene, dovrà fare a meno ancora anche di Alvaro Morata, non ancora al meglio dopo gli acciacchi che lo hanno tenuto fuori domenica. Ci sarà invece Dybala, fresco di gol e abbraccio con Paratici nel postpartita del match contro l’Udinese, che hanno messo a freno almeno per il momento le voci sul suo futuro, e ci saranno Ronaldo, l’uomo dei record che difficilmente stecca gli appuntamenti importanti, e Chiesa, rinvigorito dalle buone ultime prestazioni. I due sembrano avere preso gusto a spartirsi le zone di campo da colpire, e chissà che anche Theo Hernandez abbia meno tempo per le scorribande offensive che spesso han salvato i rossoneri. Con il carbone già consegnato, toccherà a loro trasformare il resto della calza in un succulento dolce.