Nella gara che chiude la domenica di campionato i bianconeri battono 2-0 il Verona e rispondono all’Atalanta, caduta in casa ad opera del Cagliari. Allegri adesso è quarto in classifica grazie alle reti dei due rinforzi del mercato invernale.
Mettiamo che ti chiami Dusan Vlahovic e arrivi alla Juventus per rimpinguare una casella, quella delle reti fatte, altrimenti povera. Mettiamo che ti chiami Denis Zakaria e hai il compito di far quadrare le cose lì dietro. Mettiamo che la tua diretta rivale per il quarto posto sia incappata nel passo falso che non ti aspetti. Uniamo i puntini e otterremo una Juventus perfettamente in corsa per un piazzamento utile in Champions League chiamata a cogliere l’occasione ghiotta per il sorpasso. E la Juventus dei volti nuovi non fallisce l’appuntamento. Trascinata dal tridente delle meraviglie, la squadra di Allegri liquida non senza sofferenza la coriacea brigata dell’ex di giornata Igor Tudor. A segno Vlahovic e Zakaria che siglano una rete per tempo e diradano la nebbia che ha avvolto l’Allianz Stadium nella fredda serata di oggi.
Pur limitato dalle assenze, il Verona disputa una gara intensa di pressing, agonismo e dinamismo ma non può nulla contro i tagli improvvisi in verticale e la qualità tecnica degli uomini d’attacco bianconeri. La partita si apre con una certa frenesia dei padroni di casa ed il giro palla ospite. Un Morata particolarmente brillante nel ruolo di esterno offensivo e un Dybala autore di giocate sopraffine preparano il terreno propizio per il vantaggio. Vlahovic cresce con il passare dei minuti. E’ proprio del serbo il primo squillo al 7′ di gioco, bravo Montipò a respingere. La prima marcatura bianconera è però solo rimandata. Cinque giri di orologio più tardi l’ex Fiorentina, infatti, è liberato in corsa da un assist al bacio di Dybala: pallonetto delizioso del serbo che scavalca Montipò e palla in rete. Gli uomini di Tudor accusano il colpo e Dybala e compagni possono disegnare calcio di fino. In chiusura di primo tempo, Vlahovic sfiora anche la doppietta. Il numero 7 riceve un ottimo pallone dalla sinistra da Morata, ma non è cattivo nella deviazione.
Le amnesie che affliggono la mente dei bianconeri a gara in corso si ripropongono puntuali ad inizio ripresa. La squadra di Allegri subisce una più convincente pressione degli scaligeri e rischia grosso in più di una circostanza. Lasagna impegna Szczesny al 48′ ed è il preludio a dieci minuti di black-out dei padroni di casa. La paura sarà spazzata via soltanto al 60′ quando anche Denis Zakaria sale sulla giostra del gol e bagna nel migliore dei modi il debutto in maglia bianconera. La Juventus riacquista tono e fiducia e Dybala vede negarsi il terzo gol da un attento Montipò. Ci prova anche Rabiot ma l’estremo difensore rossoblù dice ancora di no. Con il 2-0 di questa sera i bianconeri operano il sorpasso ai danni dell’Atalanta e ribadiscono la propria voglia di agguantare quel posto utile per l’Europa che conta. Domenica a Bergamo c’è aria di sfida decisiva. Ma la Juventus non ha paura, adesso ha due nuovi paladini pronti a combattere al suo fianco.