Partiamo dalla cosa più importante per i tifosi bianconeri. La Juventus è (quasi) in Champions. Il condizionale è d’obbligo sin quando la matematica non sentenzia, ma di fatto i bianconeri mettono una ipoteca pressoché definitiva su un posto nell’Europa che conta. Un traguardo che sino a qualche settimana fa era molto meno scontato di quanto non possa sembrare ora. Obbiettivo minimo stagionale praticamente raggiunto. Questo grazie alla vittoria contro il Sassuolo, che lancia i bianconeri, e al regalo delle due milanesi e della Salernitana che bloccano le principali avversarie nella corsa all’Europa.
Attenzione però, perché c’è un ma. Il Napoli è li, ad un punto, pericolosamente in caduta libera. E il terzo posto, se certo non fa curriculum se ti chiami Juventus, sarebbe sicuramente il modo migliore di ripartire arrivati a questo punto, ancora di più se dovesse essere abbinato alla vittoria della Coppa Italia, in vista della prossima stagione. Certo in casa Juventus non si potrà dimenticare di avere fatto, appunto, il minimo sindacale centrando la qualificazione in Europa. In estate ci sarà da rivoluzionare, da cambiare, da ripartire, e i tifosi non si aspettano certo una stagione come quella appena vissuta, partita con il marchio da favoriti, e finita con una ridimensionata qualificazione seppur fondamentale dal punto di vista economico e sportivo. Proprio per questo la ipoteca Champions anticipata ha un valore importantissimo anche dal punto di vista della programmazione.
Parliamo di campo, allora, visto che proprio da qui si dovrà ripartire e analizzare. La partita ha detto che ancora una volta, la Juventus si affida alle giocate. Quella di Dybala al 45′, che recupera il vantaggio neroverde di Raspadori al 38′ in una strana porta girevole tra passato e chissà, forse futuro della Juventus. E quella di Kean, che dal nulla è bravo a costruirsi la rete del vantaggio a due minuti dal novantesimo.
Basta questo dato, il gol finale, per dire quanto il Sassuolo sia stato vicino a strappare ai bianconeri l’ennesimo pallido pareggio di questa stagione. Quanto sia stata anche questa, come spesso accaduto, una vittoria sofferta, con Szczesny che soprattutto nel primo tempo ha dovuto mettere la sua firma sulla gara. Ora chissà, con la Champions a un passo, ci sarà modo di soffermarsi proprio su quest’ultimo punto. Per quanto ci si potrà affidare alle giocate dei singoli? Chi farà le veci di Kean e Dybala, possibili partenti? Chissà che questa sera non abbia potuto dare una risposta anche in questo senso