La redazione di ‘Mondo Bianconero’ ha intervistato l’attuale allenatore della rappresentativa di Serie D Giuliano Giannichedda
INTERVISTA – Nella sua carriera in Serie A ha vestito le maglie di Udinese, Lazio, Juventus e Livorno, oltre ad aver collezionato 3 presenze con la maglia della nazionale. Oggi, di professione, Giuliano Giannichedda fa l’allenatore, più precisamente il tecnico della rappresentativa della rappresentativa di Serie D. In occasione del match di sabato alle ore 18:00 tra Lazio e Juventus e della recente delusione della nazionale, la nostra redazione ha avuto il piacere di intervistarlo. Queste le sue considerazioni:
Partiamo dalla nazionale. Purtroppo non siamo riusciti ad ottenere la qualificazione diretta a Qatar 2022. Secondo lei, sono maggiori i demeriti dell’Italia o i meriti della Svizzera?
“Il calcio ti dà quello che semini. Dopo la vittoria dell’Europeo pareggi due volte con la Svizzera sbagliando due rigori e lo fai anche con la Bulgaria. Facendo questi risultati contro squadre chiaramente inferiori all’Italia a livello tecnico e di blasone è chiaro che fai fatica a qualificarti, proprio come è successo. Quindi penso che siano maggiori i demeriti dell’Italia.”
La squadra di Mancini sembra aver perso quella verve che l’ha contraddistinta durante gli Europei. Secondo lei, è una questione di calo fisico dei singoli o può essere il fatto di non essere stati costantemente assieme in allenamento come successo 4 mesi fa?
“Il fatto di non essere assieme in allenamento è una situazione che capita a tutte le nazionali, non solo all’Italia. Secondo me la problematica è stata a livello fisico: i giocatori che per noi sono importanti e fanno la differenza non c’erano oppure c’erano, ma non al 100% della condizione. In certe partite hai bisogno di questi calciatori al 100% e questo non è successo. E lo si è visto.“
Dopo la piccola parentesi nazionale, passiamo alla Serie A. Questa è la settimana di Lazio – Juventus, due squadre che hanno dato vita spesso e volentieri a sfide molto interessanti. Lei ha giocato con entrambe le maglie, c’é una partita in particolare che ricorda con piacere da calciatore?
“Lazio – Juve è sempre una partita bella da giocare, da affrontare. Sono due squadre che giocano sempre per vincere e io ho avuto la fortuna di giocare con entrambe le maglie, tempi in cui giocavano tanti campioni che lottavano per i primi posti della classifica. Sono state tutte delle grandi gare e spero che anche questa non sia da meno. C’è grande voglia per entrambe le squadre di proseguire questa scia positiva.“
Entrambe hanno cambiato linea tecnica questa estate, ma per motivi diversi. La Lazio ha attuato una vera e propria rivoluzione tattica con l’ingaggio di Sarri, mentre la scelta di Allegri è stata dettata dalla voglia di ritrovare la cattiveria e la cultura della vittoria. Secondo lei quale delle due squadre beneficerà maggiormente di queste scelte?
“L’importante è che ci sia una programmazione dietro, al di là dei giovamenti. I giovamenti si vedono programmando le cose. Hanno fatto due scelte diverse, sicuramente ponderate perché parliamo di dirigenze che sanno quello che fanno. La Lazio ha dovuto cambiare dopo tanti anni perché ce n’era bisogno, mentre la Juve aveva bisogno di riportare il suo progetto in una certa direzione. Difficile vedere subito i giovamenti, poi meglio se arrivano subito. C’é bisogno di tempo, secondo me chi programma meglio avrà successo. La Juve tornerà a vincere nuovamente e la Lazio farà bene.“
Cosa sta mancando a questa Juventus per tornare ai fasti di qualche anno fa?
“In questo momento il problema della Juve è aver perso a 3 giorni dalla chiusura del mercato il giocatore più forte del mondo. Decideva le partite, è chiaro che a livello mentale, ma soprattutto tecnico se ne sente la mancanza. Alla Juve manca un giocatore che faccia 30 gol. Tra l’altro manca, per vari problemi fisici, il giocatore che in questo momento accende la luce alla Juventus, ovvero il miglior Dybala. Lo abbiamo visto solo a sprazzi a causa di un infortunio molto lungo, poi è rientrato e ora ha avuto un altro piccolo infortunio. Per me è un giocatore fondamentale in questa Juve.“
Proprio a proposito di infortuni: nella Juventus mancherà Dybala, nella Lazio Immobile e in queste ore è anche arrivata la notizia dell’infortunio di Pedro. Quale assenza peserà maggiormente nella partita?
“Secondo me entrambi fanno la differenza, se dovessero mancare sarà un guaio per le loro rispettive squadre. Anche Immobile nella Lazio è fondamentale.“
Spesso entrambe le formazioni sono state accusate di mancanza di continuità, nonostante nella loro storia i due allenatori hanno fatto della continuità un loro punto di forza. Una fase di transizione o c’é effettivamente un problema di fondo?
“Come ho detto prima, è una fase di transizione. Quando cambi così tanto è chiaro che serve un po’ di tempo per adattarsi, soprattutto la Lazio che ha cambiato sistema di gioco. Gli automatismi non arrivano in una, due o tre partite, per gli allenatori c’é bisogno di capire con che giocatori hai a che fare e di conseguenza programmare il futuro. Sia Lazio che Juve torneranno a fare grandi cose, è solo un periodo di adattamento.“
Pronostico secco su Lazio – Juve?
“Partita difficile, c’é da vedere come torneranno i sudamericani dalle nazionali, oltre a capire se giocherà Dybala e se giocherà Immobile. Tante varianti, non mi sbilancio. Per me partita da tripla.“