In occasione del derby della Mole abbiamo fatto una chiacchierata con Ciccio Graziani, leggenda granata e grande uomo di campo. Noi di Mondobianconero l’abbiamo intervistato in esclusiva per voi.
La stracittadina della Mole è sempre una partita che non lascia indifferenti e che può significare molto per la classifica delle due squadre. A chi servono di più i tre punti?
“Ad entrambe: una per consolidare il posto in Champions, l’altra per salvarsi. Il Torino è più in difficoltà e forse ne ha bisogno un pelino di più. Non può permettersi di perdere questa partita”
Sergio Brio ha ricordato uno dei tanti derby giocato contro la coppia Graziani-Pulici in un’intervista a Tuttosport. Cito testualmente le sue parole: “Quando entravi in campo e ti trovavi loro due davanti facevi il segno della croce: erano uno delle coppie “più sporche”, centravanti veri. Con Graziani ricordo le litigate”. Lei, invece, cosa faceva?
“Noi avevamo grande considerazione di Brio. Era un difensore molto forte fisicamente e bravissimo di testa. Era sempre molto concentrato per cui fare bella figura contro di lui non era mai facile. Nei duelli qualche volta ha vinto lui, qualche volta ho vinto io. Così come con Francesco Morini, sono stati sempre duelli sportivi di altissimo livello”
Ha un derby che le fa particolarmente piacere ricordare?
“Ne ricordo molti con piacere. Ci sono stati bei momenti nei quali ho fatto anche gol. E ogni volta mi sembrava di aver toccato il cielo con un dito. E’ sempre un’emozione particolare giocare il derby e ancora di più segnare. E non ci sembrava mai un peso giocarlo. Lo giocavamo con serenità perché sapevamo che loro erano più forti. Noi per controbattere la loro forza tecnica ci mettevamo il carattere, la personalità e l’entusiasmo. E questo spesso ci faceva fare la differenza. La Juventus è sempre stata tecnicamente più forte del Torino. Ma il derby ci dava una carica straordinaria a differenza di loro che, invece, la consideravano forse una partita come tante altre”
C’è differenza tra i derby di allora e quelli degli ultimi anni? La storia si ripete?
“Secondo me si è perso molto di quell’entusiasmo e di quel sentimento. Forse è in parte dovuto al fatto che gli stranieri sentano meno la sfida del derby e vivono meno quella partita. Io ricordo che quando usciva il calendario ad agosto non vedevamo l’ora di sapere quando si sarebbe giocato il derby”
All’andata vinse la Juventus con una prestazione di carattere. Si aspetta una gara diversa?
“Ogni partita ha una sua storia. E’ una gara importantissima della stagione per entrambe le squadre e non vorranno sbagliarla. Le due squadre non possono permettersi un risultato di negatività. Per questo sono molto curioso di vederla”
I bianconeri sono reduci da una sconfitta clamorosa in casa con il Benevento. Cosa non ha funzionato in quella gara e su cosa devono lavorare?
“Sicuramente devono concretizzare meglio. Contro il Benevento la Juventus di occasioni per vincere la partita ne ha avute tante. Non è stata brava sotto porta. Quella sconfitta grida vendetta. La Juve non può perdere in casa con il Benevento”
A tal proposito l’assenza di Dybala ha inciso nell’attacco bianconero? L’argentino dovrebbe tornare a disposizione per la gara di sabato.
“Non so se partirà dall’inizio o più probabilmente dalla panchina ma il recupero di Dybala è un vantaggio enorme per la Juve perché le da un’arma in più. E’ mancato tantissimo in questa stagione uno con le sue caratteristiche”
Secondo gli addetti ai lavori c’è un problema di assortimento nella rosa della Juventus che avrebbe sempre una coperta troppo corta. E’ d’accordo? E soprattutto può essere un freno al raggiungimento dell’obiettivo Champions?
“Non sono d’accordo. Perché con quella squadra che hanno presentato questa estate tutti abbiamo pensato che la Juventus fosse ancora la squadra da battere. Tutti abbiamo detto: chi vuole vincere lo scudetto deve fare i conti con la Juve. Poi però questo discorso non si è concretizzato. L’unica cosa che posso rimproverare alla Juve è che poteva e doveva prendere un altro attaccante. Se si pensa che l’Inter ha Lukaku, Lautaro Martinez, Sanchez e Pinamonti, ci si rende conto che ai bianconeri manca un attaccante”
Prenderebbe una punta come Aguero?
“Assolutamente sì. Aguero è da prendere subito per un paio d’anni. Non c’è da badare all’età con certi campioni. Questi ragazzi stanno bene e possono fare la differenza. Per un paio d’anni li puoi sfruttare benissimo”
Capitolo Buffon. E’ notizia recente l’accoglimento del ricorso della Procura Federale per la bestemmia di Buffon di dicembre. Il portiere salterà il derby per squalifica. Trova strane le tempistiche considerando che è passato molto tempo?
“Non conosco bene i tempi e i termini della giustizia però credo che se succede un fatto si deve analizzare subito e nell’arco della stessa settimana giungere ad una sentenza. Non aspettare un mese o più. Non è logica una cosa del genere. La tempistica è sbagliata da parte della Procura Federale”
Pensa che Buffon lascerà il calcio giocato a fine stagione?
“Fossi in lui lascerei, anche perché l’età avanza. Anche vederlo fare il secondo a Szczesny francamente non mi ha mai entusiasmato. Se va via è perché ha una squadra che gli permette di essere il titolare, altrimenti andare a fare la panchina da un’altra parte non avrebbe senso”
Si ringrazia Ciccio Graziani per la cortesia e la disponibilità mostrate per questa intervista.