Intervista esclusiva della nostra redazione alla giornalista Ilenia De Sena
ESCLUSIVA – La redazione di ‘Mondo Bianconero‘ ha avuto il piacere di intervistare la giornalista, modella, showgirl e Ilenia De Sena. Grande tifosa della Juventus, Ilenia studia alla facoltà di Economia dell’Università Bicocca di Milano, senza tuttavia rinunciare alla sua carriera giornalistica su Telelombardia. Ecco a voi l’intervista integrale di MBN:
Innanzitutto tu sei una giornalista, lavori per Telelombardia, ma anche una grandissima appassionata di calcio. Da dove sono nate queste tue due grandi passioni?
“Per quanto riguarda il mondo del calcio, la passione è venuta man mano, anche grazie al lavoro. Da piccolina seguivo le partite con mio nonno, mio papà ed i miei fratelli in modo giocoso. Poi mi ci sono affezionata anche in modo lavorativo perché ho avuto l’opportunità di lavorare in radio, precisamente a ‘Radio Milan Inter’ con Gabriele Borzillo e ho iniziato da lì ad affrontare il mondo calcistico a livello professionale. Da lì sono nate altre opportunità per lavorare nel mondo del calcio.”
Sappiamo bene della tua passione per la Juventus, passione ereditata in famiglia o qualche evento in particolare l’ha affezionata ai colori bianconeri?
“Un po’ entrambe le cose, quando ero piccola mi piaceva andare contro la mia famiglia, anche per scherzo. Mio nonno e mio papà tifavano Napoli, i miei fratelli tifavano Inter e quindi ho trovato una squadra che andasse bene per tutti ed è la Juventus, in modo da litigarci per bene (ride ndr). Quindi diciamo che è nata in modo scherzoso, poi il mio primo fidanzatino era juventino e mi ci ha fatto affezionare. Da lì sono rimasta tifosa anche perché la squadra non si cambia.“
Parliamo proprio della Juventus. Partenza non proprio esaltante quella dei bianconeri, secondo te qual è la causa o le cause di questo avvio a rilento?
“Non faceva una partenza così brutta da 60 anni. I motivi sono diversi, sicuramente non ce n’é uno solo. Di sicuro la gestione della società non è stata buona, dalla questione Ronaldo. Anche se col senno di poi è facile parlare, chi avrebbe saputo in anticipo se l’investimento fatto avrebbe dato o meno i frutti sperati? Forse perché ciò che Ronaldo aveva intorno non andava bene… Da solo non può risolvere i problemi. C’é da sempre un problema a centrocampo che non è mai stato risolto, poi è stato preso Sarri che è stato incolpato di non aver raggiunto determinati obiettivi ed è stato portato via nonostante lo scudetto. Poi è stato preso Pirlo, giustamente per migliorare si prende un allenatore senza esperienza (ride ndr). Non so cosa ci si aspettava dall’investimento Pirlo, forse era l’unica possibilità disponibile in quel momento. Riassumendo, sicuramente un problema è stata la scelta degli allenatori e con allenatori mi riferisco al ‘Maestro’. Secondo me Allegri e Sarri ci stavano nel contesto Juve, anche se quest’ultimo non è stato visto bene. Però non è colpa di Pirlo, a lui è stata fatta la proposta di allenare la Juve, come fai a dire di no? L’altro problema è stato Ronaldo, perché l’enorme esborso economico non ha permesso altri investimenti. Poi le attenzioni erano rivolte tutte su di lui, oscurando di fatto altri problemi latenti. Allegri ha bisogno di trovare una quadra, in modo che tanti singoli forti riescono a fare bene insieme.“
Proprio a proposito di Allegri. La Juve ha affrontato tanti cambiamenti quest’estate, tra il suo arrivo, quello di Locatelli, il ritorno di Kean e l’addio di Ronaldo. Pensi che i bianconeri ne siano usciti ridimensionati o secondo te la squadra riuscirà a sopperire alla mancanza di ben 30 gol a stagione in media di CR7?
“Ne esce sicuramente ridimensionata. Uno come Ronaldo ti fa la differenza. Secondo me non ha fatto la differenza nella Juve perché, come ho detto prima, c’erano tanti problemi alla base. Non può risolverli tutti lui. Ti può risolvere delle partite, ma la Champions la vinci grazie al collettivo, all’allenatore e alla sinergia tra giocatori ed allenatore. Sicuramente è un grande campione, ma di certo non può trascinare una squadra sulle spalle completamente da solo e vincere la Champions.“
Passiamo alla questione Dybala. Allegri lo considera un elemento fondamentale della rosa a sua disposizione, ma il rinnovo tarda ad arrivare. Cosa bolle in pentola a tuo avviso?
“Non saprei, sono convinta che questo rinnovo arriverà e posso dire con certezza che Dybala è nei progetti bianconeri. Su Dybala ti dico che lo vedo molto bene, purtroppo è altalenante. Ha bisogno di certezze e se vede che un progetto non si incentra su di lui, tende a scoraggiarsi, ma quando gli viene data più responsabilità si sente importante e riesce a dare di più. Per cui, fumata bianca si, lo vedo in un ottimo periodo e spero che questo periodo duri il più a lungo possibile.
Tra Allegri e Chiesa non sembra essere scattata la scintilla, nonostante l’Europeo strepitoso ed il cammino fatto con Pirlo dell’ex viola. Nella partita con lo Spezia, Federico ha dimostrato quanto sia imprescindibile un giocatore come lui in questa squadra, ma come ti spieghi questo inizio in salita tra allenatore e giocatore?
“Io penso che a volte un allenatore si faccia delle idee vedendo un giocatore dall’esterno. Magari Allegri lo ha visto ai tempi della Fiorentina e si è fatto una determinata idea, motivo per cui una volta fatta un’idea su qualcuno, ci vuole un po’ per farla cambiare. Secondo me Allegri è convinto che Chiesa sia un buon giocatore, ma non un fenomeno. Io invece, sono convinta che Chiesa sia un grandissimo giocatore e che in futuro potrà diventare un perno della Juventus. Sarà solo questione di tempo prima che avvenga il matrimonio tra i due.“
Ultima domanda secca: le prime quattro posizioni della Serie A al termine della stagione:
“Facciamo Inter, Juve, Milan e Atalanta. Secondo me Spalletti ed il Napoli faranno bene il prossimo anno, non il primo.“