Alla scoperta della Turchia, primo avversario dell’Italia ad Euro2020
Ci siamo, questa sera inizierà ufficialmente il campionato Europeo. Con la prima partita che vedrà gli azzurri di Roberto Mancini impegnati all’Olimpico di Roma contro l’ostica Turchia. Se ci soffermiamo unicamente sul blasone, non dovrebbe esserci storia. Da una parte una nazionale che nel corso della propria storia, ha portato a casa 4 coppe del mondo ed un titolo europeo. L’altra, di fatto, raramente è riuscita a distinguersi nel palcoscenico interazionale. Il miglior risultato della nazionale turca è il terzo posto conseguito, contro ogni pronostico, nel mondiale del 2022. Ma, considerando che gli azzurri hanno recuperato quella sorta di mentalità vincente solo da quando è diventato commissario tecnico Roberto Mancini. E che attualmente, la compagine turca, può contare su un organico di pregiato livello, quello di stasera sarà un match il cui esito è tutt’altro che scontato. Andiamo a vedere nel dettaglio, quali potranno essere le armi a disposizione dei turchi per provare a far male ad una delle maggiori candidate alla conquista del titolo. Di una squadra che, in occasione delle qualificazioni per accedere ad Euro2020, era riuscita a dare parecchio filo da torcere niente poco di meno che alla Francia campione del mondo in carica.

Sottovalutare la compagine allenata da Senol Gunes, potrebbe rivelarsi un errore fatale. Passiamo innanzitutto ad analizzare quello che è il giocatore attualmente simbolo di questa squadra. Un certo Hakan Calahnoglu, che non italiani conosciamo molto bene. Da quando nel luglio del 2017, è diventato a tutti gli effetti una delle colonne portanti del Milan. Veloce, dotato di grande tecnica e di una buonissima visione di gioco. Insomma, il trequartista dei sogni, che si ritroverà di fronte all’ormai suo ex compagno di squadra Gianluigi Donnarumma. Il numero 10 ad ogni modo, non è l’unica conoscenza del nostro campionato. Nell’undici titolare, dovrebbe infatti fare anche la sua comparsa Demiral. Difensore centrale di grandi prospettiva. Che in questo Europeo cercherà sicuramente di mettersi in mostra, davanti agli occhi della sua Juventus. A lui il compito di annullare l’attacco azzurro. E perchè no, di far capire a Bonucci e Chiellini che sarà lui il prossimo leader della retroguardia della Vecchia Signora. Tanti intrecci partono da questi novanta minuti, questo è poco ma sicuro.
UN MIX DI TALENTO E GIOVINEZZA – Una combinazione perfetta tra giovani pronti a farsi strada all’interno del palcoscenico mondiale. Supportati da un veterano di mille battaglie. Burak Yilmaz, centravanti classe 1985, considerato un vero e proprio idolo in patria. 29 reti con la nazionale, prossimo a compiere 36 anni sembra ancora possedere il fisico di un giovincello. Quando l’età è solamente un numero, lui ne è una direttissima conferma. Suo compagno di squadra nel Lille, con 12 anni in meno, ma dotato di un analogo fiuto per il gol, è il terribile Yusuf Yazici. Che il nostro estremo difensore ha già avuto modo di conoscere in Europa League.

Fu lui, con la sua tripletta, a rifilare al Milan di Pioli la prima sconfitta del post lockdown. In mezzo, Karaman, Tufan e Yokoslu dovranno arginare ed annullare l’inventiva di Jorginho e Barella. Un collettivo che dispone di ottime individualità, che se si considera l’età media complessiva, è il più giovane presente nel torneo. Gunes ha tutti i requisiti necessari per provare a portare questo gruppo il più lontano possibile. Nessuna squadra è perfetta, questo è chiaro. Uno dei punti deboli di questa Turchia è rappresentato dalla mancanza di ritmo, ogniqualvolta si debba impostare il gioco dal basso. Per il resto, sono compatti e difficilmente rimangono scoperti in difesa. La sensazione è che, per poterli sorprendere, bisognerà puntare su verticalizzazioni rapide e precise. Occorrerà cercare la giocata vincente. Dal punto di vista tecnico, gli azzurri hanno tutte le qualità per far male ai temibili turchi. Una partita attenta e ordinata. Il modo migliore per portare a casa i tre punti e iniziare questa avventura nel verso giusto. Il primo vero banco di prova per due nazionali che di brama di vittorie, ne hanno da vendere.