Le parole di Buffon, in merito al ritorno al Parma
LE DICHIARAZIONI – Intervistato in esclusa dalla Gazzetta dello Sport, Gianluigi Buffon, storico portiere della Juventus, parla del ritorno al Parma e in Serie B. Di seguito, le sue parole.
Com’è nato il ritorno?
Dall’ultimo Juve-Parma. Dopo la partita di Torino, mi sono fermato a chiacchierare qualche minuto con il presidente Krause e mi ha chiesto: “Verresti a giocare al Parma?” In genere, per una forma di discrezione, uno non osa chiedere una cosa simile. E invece a lui è partita la domanda… Mi è piaciuta la cosa, perché ho intuito una visione. E poi era un americano. Nell’immaginario comune, l’America è sogno. Quello cercavo: qualcuno che mi facesse sognare attraverso una visione
A suo modo è un visionario anche Maresca, pare. Ha lavorato con Montella, Pellegrini, Guardiola e ora punta a un gioco ambizioso, aggressivo:
Il bello del progetto Parma, a giudicare dalle scelte, è che non si accontenta del risultato immediato, ha posto l’orizzonte nel futuro. E Maresca ha in dote quel tipo di calcio, lo possiede come conoscenza e riesce a trasmetterlo molto bene, qualità che fa la differenza tra gli allenatori. La conoscenza delle lingue lo aiuta ancora di più
Con meno esperienze di Maresca, Pirlo ha faticato:
Io credo che Andrea, dopo le normali e preventivabili difficoltà dei primi 3-4 mesi, abbia poi preso piena coscienza nel suo ruolo e anche una certa dimestichezza con i giocatori. Gli ultimi 4-5 mesi di Andrea sono stati quelli di un allenatore al 100%. E poi, diciamolo, qualsiasi altra società starebbe ancora festeggiando una stagione positiva come la nostra. E’ apparsa deludente solo perché avevamo alle spalle 9 scudetti e due finali Champions. Ma è una colpa?
Ha già pesato la concorrenza di campionato di Serie B?
Credo che il Monza sarà la squadra da battere. Insieme a noi. E poi, naturalmente, le retrocesse: Benevento, Crotone… E mi aspetto la sorpresa Frosinone, perché credo molto nella bravura di Fabio Grosso