Alessandro Del Piero, ex capitano della Juventus, raggiunto dai microfoni di Sky Sport, ha avuto modo di analizzare e spendere parole di apprezzamento nei confronti della sua ex società. Di seguito le dichiarazioni di Pinturicchio, che ha poi esteso il suo pensiero alla situazione attuale del club di Andrea Agnelli e ad Andrea Pirlo.
JUVENTUS – “La Juventus è un modo di vivere, un modo di essere. Non è che finito l’allenamento finisce tutto, è un senso di responsabilità”.
PIRLO – “Essendo l’ultimo arrivato senza esperienza suscita un po’ di invidia, poi c’è un discorso obiettivo di risultati in campionato. In Champions va tutto alla grande mentre in Serie A no, se ci fosse Sarri in panchina al posto di Pirlo come lo criticheremmo adesso? La Juventus più di tutti è un posto dove viene analizzato ogni cosa che succede”.
TRIDENTE – “Penso alla Juve ’95-96, quando noi ci siamo messi a tre attaccanti ed era una cosa nuova. Oggi è una cosa più consolidata, soprattutto all’estero. Si può fare, col sacrificio di chi gioca davanti e con l’adattamento del resto della squadra . Diciamo che in Italia e alla Juve hanno fatto fatica un po’ tutti a farlo, Sarri ci ha provato l’anno scorso. Ora il problema non si pone perché Morata starà fuori due giornate e quindi servirà un po’ di alternanza. Però da gennaio ci sarà questo punto di domanda. Perché il Barcellona lo fa e noi no? Perché il Liverpool lo fa e noi no? Tanti grandi club, anche il PSG, giocano con tre attaccanti puri. È una sfida per il calcio italiano in generale e forse Andrea (Pirlo) potrà vincerla”.