L’ex Lazio e Juventus parla in merito alla sfida di questa sera tra Italia e Svizzera
L’EX – Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Stephan Lichtsteiner analizza la prossima gara della sua Nazionale che affronterà gli Azzurri di Roberto Mancini. Di seguito, alcune delle sue parole.
Se non fosse stato per il Covid, avresti disputato questa gara da calciatore
Certo. E sto soffrendo un po’, perché avrei voluto chiudere la carriera così. Avevo quest’obiettivo e di conseguenza accettai il trasferimento all’Ausburg, dove avrei giocato con continuità: volevo arrivare all’Europeo in ottime condizioni. Poi purtroppo è scoppiata la pandemia. Pazienza, sono cose che fanno parte della vita, c’è di peggio
Sulle due squadre:
Della partita dell’Italia ho visto solo qualche immagine perché ero in giro, però contro la Turchia è arrivata la conferma della grande qualità del gruppo di Mancini. La gara della Svizzera secondo me è stata positiva anche se ho sentito un po’ di critiche: la squadra ha creato molto. Il problema è stata la mancata concretizzazione: tante occasioni, pochi gol. E poi succede che gli avversari tirano una volta e segnano. Avremmo dovuto vincere con il Galles dopo una prestazione di quel genere. Comunque è stata una buona prov
I punti forti della Svizzera?
Ne individuo tre. Sicuramente la qualità migliore è l’organizzazione, i ragazzi sanno sempre cosa fare e come muoversi sul campo. Ma anche le individualità sono buone: dal punto di vista tecnico la Svizzera è competitiva. Ci sono giocatori che possono fare la differenza in qualunque momento. E il terzo punto forte è la coesione del gruppo, che è molto unito: tutti insieme vanno a cercare la vittoria e sanno soffrire nei momenti di difficoltà di una partita
L’Italia può vincere l’Europeo? È la favorita?
La mia favorita è la Francia, però l’Italia può vincere l’Europeo per tanti motivi. Innanzitutto ha un ottimo allenatore: Mancini sta facendo da tempo uno splendido lavoro. Nella rosa ci sono giocatori forti, di livello mondiale, un bel gruppo. Poi l’Italia ha il vantaggio di giocare la prima fase interamente in casa evitando anche viaggi dispendiosi dal punto di vista fisico. La Svizzera, ad esempio, ha iniziato a Baku che è lontanissima: quando andai lì per la finale di Europa League con l’Arsenal contro il Chelsea non si arrivava mai. Poi si è trasferita a Roma per la partita di stasera e dovrà tornare in Azerbaigian per la sfida con la Turchia. La stanchezza può incidere e l’Italia all’inizio non avrà questo problema