L’ex attaccante della Juventus ricorda il suo amico e compagno di squadra in maglia bianconera.
RICORDO – Questa sera ci sarà Salernitana-Juventus e per entrambe le squadre sarà l’occasione perfetta per ricordare un grande giocatore nato a Salerno e che ha vestito per due stagioni la maglia bianconera, prima di morire tragicamente il 25 aprile del 1995, a soli 24 anni, a causa di una maledetta leucemia: Andrea Fortunato. Il suo grande amico ed ex compagno di squadra Fabrizio Ravanelli, nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha voluto ricordare gli anni passati insieme a lui tra calcio e vita quotidiana:
“Questa sera sarà un’emozione grandissima. Andrea vive ancora in me. Siamo stati grandi amici e compagni di camera. Abbiamo fatto il militare insieme nella Compagnia Atleti a Napoli e abbiamo vinto un Mondiale in Olanda con De Sisti. Poi la vita condivisa alla Juve: ricordo le uscite serali, come se fossero successe ieri. Io sposato, lui con la sua ragazza. Aveva un carattere molto forte, un pò alla Ibra: la sua voglia di arrivare si poteva scambiare per presunzione. Voleva diventare il terzino più forte d’Italia. Il titolare della Nazionale. Andrea, scoperta la malattia. si curò a Perugia, la mia città. C’è stato un momento in cui pensavo che il peggio fosse superato e che Andrea ce l’avrebbe fatta. Poi la grande tristezza del 25 aprile. E’ stata una batosta per tutti, per me, per la sua famiglia, per il papà di Andrea che non c’è più. Ci consoliamo ricordandolo e portando avanti iniziative per lui come il Museo a Salerno e il passaporto ematico. Il ricordo calcistico più bello che ho è il suo gol alla Lazio. Il suo cross per il mio gol al Groningen. E le sere passate in camera insieme a bere la camomilla e a mangiare una fetta di crostata prima di andare a dormire. Non lo dimenticherò mai.”