Le parole del centrocampista bianconero
DICHIARAZIONI – Intervenuto sul canale Twitch della Juventus, Nicolò Fagioli ha parlato del pareggio contro l’Atalanta e dell’aria che si respira dopo la penalizzazione di 15 punti arrivata venerdì:
C”è rammarico per non aver vinto ieri. Abbiamo finito il primo tempo sopra 2-1, peccato per i 5 minuti iniziali del secondo tempo– Ci siamo ripresi bene,è un gran segnale della squadra, sono felice del momento. Ieri la prestazione è stata ottima, dobbiamo continuare così. A livello personale sono felice delle partite che sto facendo, ma è un punto d’inizio.
Sulla penalizzazione:
Ci è dispiaciuto, nessuno se lo aspettava. Noi però non possiamo farci niente, dobbiamo solo andare in campo. Ferrero e Scanavino combatteranno per farli diventare zero, ci hanno detto di stare tranquilli.
Sulla sua stagione:
Il gol al Lecce è stata un’emozione fantastica, essendo il primo alla Juve. Quella è stata la settimana perfetta, ho giocato in Champions con il PSG e poi ho segnato all’Inter, è sempre stato il mio sogno segnare contro una rivale. L’esultanza è stata una liberazione, era un momento delicato per me e per la squadra.
Sui compagni:
Danilo è un punto di riferimento per tutti. Oltre ad avere carisma ha sempre una parola per ognuno anche nei momenti di difficoltà. Su Di Maria c’è poco da dire, non vedo l’ora di dargli la palla che so che farà qualcosa di eccezionale. E’ un grande anche fuori dal campo, sono contento che lui e Paredes abbiano vinto il Mondiale.
Sugli inizi:
Ero al Piacenza, poi fallì e mi chiamò la Cremonese. Ero vicino all’Inter ma poi mi chiamò la Juve con Gigi Melani, che tuttora ritengo la persona più importante per me qui. Fare il settore giovanile alla Juve ti aiuta tanto.
Sulle prime volte:
L’esordio in Nazionale è stato indescrivibile. Il sogno è andare ai Mondiali del 2026, ma devo fare ancora tanta strada. Il campionato di A è sempre difficile, a differenza della B si va più veloce e c’è più tecnica.
Sui suoi idoli:
Da piccolo era Del Piero, poi è diventato Dybala e ora Modric. Nello spogliatoio vado d’accordo con tutti, è fantastico pensare che prima avevo i poster e le maglie della Juve e ora ci gioco.
Sul suo numero:
E’ il primo numero che ho usato qui e il 21 era già occupato. La 8 ? Meglio la 10.
Sui discorsi post-Atalanta:
Ci siamo detti poco, ma si vedeva che tutti volevano vincerla. Siamo stati comunque contenti della prestazione. Dobbiamo essere compatti, ne usciremo alla grande come abbiamo sempre fatto