Martedì andrà in scena la trasferta in Portogallo
ASPETTATIVE – Qualche mese fa ci si auspicava di superare i gironi con serenità. Qualche mese fa si sperava di arrivare alla trasferta di Lisbona con un vantaggio, anche minimo, da conservare. Purtroppo la realtà è ben diversa dalle aspettative bianconere ai tempi dei sorteggi. Vincere non servirà a niente, se poi il Benfica non si suicida in Israele e se la Juve non vince con il Psg all’ultima giornata. Si accettano miracoli, si accettano grazie divine. In palio resta il prestigio di vincere una partita in Champions e poco altro, ma ciò non deve demoralizzare la squadra. I successi con Torino ed Empoli meritano continuità. Solo una vittoria e una bella prestazione possono rivitalizzare un gruppo, protagonista di pochi alti e tanti bassi. La gara con l’Empoli ha dato segnali positivi dal punto di vista della manovra e della propensione offensiva. Il Benfica è un avversario di un altro spessore rispetto ai toscani e dunque, i passi avanti andranno confermati a un livello più alto. Fino a qui, ogni volta che ci si è scontrati con avversari alla pari o più forti, la Juve ha dimostrato di non esserne all’altezza, perdendo sistematicamente. Questo trend negativo non può durare all’infinito se si vuole competere con le prime della classe. Intanto si va in Portogallo per la gloria e per il morale in attesa del miracolo. Non c’è altra strada…