A due settimane dalla morte di Diego Armando Maradona, oggi diciamo addio ad un altro grande protagonista del calcio italiano e mondiale di tutti i tempi, Paolo Rossi.
L’ex centravanti della Juventus dei primi anni ’80, eroe e protagonista indiscusso della nazionale Campione del Mondo ’82 di Bearzot di cui fu anche capocannoniere, è morto a Roma nel cuore della notte, a causa di un tumore ai polmoni che lo aveva colpito ormai da tempo. Aveva solo 64 anni.
La Juventus ha dato, attraverso i suoi social, il suo addio raccolto, semplice e personale per l’ex attacante bianconero.
Con la Juventus vinse due scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni. Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri deteneva il record italiano di gol segnati ai Mondiali a quota nove , e fu il primo giocatore (eguagliato solo da Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro.
Rossi esordì con la maglia della Juventus molto giovane, nella stagione 1973/74, in Coppa Italia, a soli 17 anni. La stagione successiva giocò altre due partite in bianconero sempre nella stessa competizione. Venne poi ceduto al Como, che lo cedette, a sua volta e, dove passò poi tre stagioni trionfali, al Lanerossi Vicenza, che portò prima in Serie A e poi fino al secondo posto in campionato a suon di gol, proprio dietro la Juve capolista. Passò al Perugia per una stagione un cui fece molto bene, ma al termine della quale venne squalificato per due anni poichè implicato nella vicenda del calcioscommesse.
Nel frattempo, riacquistato dalla Juventus, giocò le ultime tre partite della stagione 1981/82, in cui fece anche un gol contribuendo alla conquista del 20° scudetto. Dopo lo storico Mondiale di Spagna ’82, rimase alla Juve altre tre stagioni giocando 135 partite tra campionato e coppe e segnando 44 gol. Vinse la prima Coppa dei Campioni bianconera nella tragica serata dell’Heysel contro il Liverpool.
Dopo la Juve passò al Milan, prima di chiudere la sua carriera sportiva al Verona. In seguito alla partenza da Torino, queste furono le parole di Rossi nel ricordare la sua esperienza a Torino:
“In bianconero ho vissuto dei momenti molto belli, ma anche alcuni molto brutti. Ad un certo punto ero stufo di calcio, andavo agli allenamenti perché ero costretto. Mi sembrava che attorno a me mancasse totalmente la fiducia, quando dovevano sostituire un giocatore, toccava sempre a Rossi. Mi sembrava una scelta fatta a tavolino, ci restavo male.Con i tifosi juventini non mi sono mai trovato bene, forse ha rovinato il rapporto la faccenda dell’ingaggio, quando avevo chiesto qualche soldo in più. Oltretutto nella Juventus giocavo in una posizione poco congeniale alle mie caratteristiche, ma mi sono adattato, anche sacrificandomi. Alla Juventus ho imparato tantissime cose, la società voleva confermarmi ma io, ormai, mi sentivo come un leone in gabbia. Meglio cambiare aria”.
Pablito occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 era stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, stilata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione calcistica.
Dopo il ritiro dai campi da gioco, svolse diverse attività. Fu, addirittura, candidato alle elezioni europee per Alleanza Nazionale nel 1999. In televisione è stato opinionista per varie emittenti e trasmissioni sportive italiane quali Sky Sport, Premium Sport, Mediaset e Rai. Nel 2011, proprio su Rai1 aveva partecipato come concorrente alla trasmissione condotta da Milly Carlucci, Ballando con le Stelle.
Anche noi di MondoBianconero.com vogliamo unirci al cordoglio della famiglia e dire ADDIO ad un uomo e un calciatore che con i suoi gol e le sue giocate ha fatto sognare, non solo tantissimi tifosi bianconeri, ma quelli di tutta Italia.