Dopo una pausa inedita si ritorna in campo ma il numero degli indisponibili non ha intenzione di diminuire
RESTART – Finalmente ci siamo, finalmente si riaccendono i riflettori sul nostro calcio e sulla Serie A. La massima serie del calcio made in Italy si è fatta attendere, ripartendo dopo Ligue 1 e Liga e manco a dirlo, dopo la Premier League. Sono passati 52 giorni da quel Juventus-Lazio che con un netto 3-0 per i padroni di casa che chiuse i battenti al 2022 del campionato italiano. I bianconeri hanno chiuso il periodo a cavallo tra Ottobre e Novembre nel migliore dei modi, con un filotto di vittorie consecutive raggiunto grazie al gruppo, alla solidità difensiva e a qualche intuizione di Allegri dovuta anche ad alcune defezioni piuttosto pesanti. Terzo posto in classifica a -10 dal Napoli strepitoso che stava dominando il campionato, un piazzamento che ha le sembianze di un miraggio se pensiamo ad alcuni passaggi tremendi che hanno vissuto gli amanti del bianco e nero come la sconfitta a Monza o la mazzata nello scontro diretto a San Siro contro il Milan. Nonostante il terremoto societario e le possibili ripercussioni che aleggiano intorno alla situazione sportiva bianconera, la Juventus riparte da una classifica buona e da un gruppo trainato dal suo condottiero, Massimiliano Allegri.
Messo in discussione più volte durante la stagione, adesso è lui l’unica certezza della Juve sfruttando la sua personalità e le sue spalle larghe dovute alle tante esperienze vissute in passato. A tutto Max con un obbiettivo chiaro in testa, dopo aver fallito l’accesso agli ottavi di Champions League, la stagione sportiva ha ancora molto da dire e i bianconeri sono in una posizione invitante della classifica. Vietato fermare la rincorsa della Juventus.
VERSO CREMONA – Tornando all’attualità, i ragazzi di Allegri riprenderanno la loro rincorsa dallo Zini di Cremona, attesi da una squadra che gioca un calcio che ha un’identità come quella dettata dall’allenatore toscano Alvini. Tante buone prestazioni per la Cremonese che ha rivisto la Serie A dopo 26 anni ma pochi punti in classifica. Un po’ l’antitesi di quello che accade dalle parti della Continassa.
Anno nuovo ma i soliti problemi, sembra assurdo che malgrado i 52 giorni da Juventus-Lazio, i bianconeri non recuperino praticamente nessun elemento. Non saranno del match capitan Bonucci, De Sciglio, Cuadrado, Pogba, Vlahovic con Di Maria e Paredes appena rientrati dalle vacanze post Mondiale. Una situazione che è rimasta invariata con un Federico Chiesa che ha bisogno di mettere minuti nelle gambe ma che non è ancora pronto per giocare dall’inizio. La maggior parte delle defezioni recupererà a breve, e probabilmente molti di loro saranno a disposizione per la sfida del Maradona contro il Napoli del 13 Gennaio. La situazione che allarma di più è quella legata a Dusan Vlahovic con la pubalgia che non da tregua all’ariete bianconero e che non permette di ipotizzare dei tempi di guarigione ben definiti.
Ecco che la Juventus si presenterà allo Zini sarà per almeno 9/11 identica a quella che ha battuto la Lazio allo Stadium: Szczesny tra i pali, Danilo, Bonucci e Alex Sandro nella difesa verdeoro. Centrocampo a tre con Fagioli, Locatelli e Rabiot con Kostic titolare sulla sinistra e McKennie nel ruolo inedito di esterno destro. In attacco il tandem è formato da Moise Kean e Arek Milik.
Un solo obbiettivo in testa: i 3 punti utili per allungare la striscia positiva e provare ad avvicinarsi ulteriormente alla vetta della classifica.