Il brasiliano, ristabilito dopo l’infortunio, può far decollare una squadra che stenta ad imporre il proprio gioco
RILANCIO – Arthur Melho, centrocampista della Juventus acquistato a peso d’oro nella sessione estiva 2020-2021 dal Barcellona, è chiamato a convincere la piazza dopo una stagione in chiaroscuro.
Il brasiliano, acquistato nello scambio con Pjanic dal club blaugrana due anni fa per un valore di ben 72 milioni, fin qui ha fatto fatica a prendere le redini del centrocampo bianconero.
Rendimento fin qui condizionato da un periodo di ambientamento nel calcio italiano e dagli infortuni che hanno rallentato l’ascesa del forte mediano.
32 presenze di cui solo 22 in campionato: un minutaggio non molto elevato per un giocatore che doveva rappresentare l’erede tecnico e tattico di Pjanic, che per anni è stato il perno centrale della manovra bianconera.
Prestazioni non del tutto convincenti e la tenuta fisica del brasiliano, hanno portato il club ad investire nuovamente in estate su un altro centrocampista di spessore come Locatelli.
Dopo l’intervento chirurgico della scorsa estate però Arthur è finalmente recuperato ed è pronto a scalare le gerarchie del centrocampo della Vecchia Signora.
Allegri sembra tenere in considerazione il brasiliano, che rappresenta un investimento molto importante per il club per un calciatore di 25 anni che ha un’ottima esperienza internazionale ed ha già vinto molto in carriera.
Ed oggi contro il Sassuolo, il brasiliano tornerà titolare per la prima volta in stagione.
POSIZIONE IN CAMPO – Nel 4-4-2 di Allegri, sono tanti i centrocampisti che possono affiancare Locatelli.
Fin qui il partner dell’ex centrocampista del Sassuolo è stato spesso Bentancur che può essere considerato il vero alter ego di Arthur. Il brasiliano però dispone di una pulizia tecnica superiore, ed ha una capacità di impostazione notevole che può far migliorare lo sviluppo della manovra bianconera.
L’ex centrocampista del Barca rappresenta l’uomo d’ordine che può innescare le azioni offensive bianconere.
Molto abile infatti nel recupero palla e nei passaggi, complice il suo fisico minuto, può essere lui il partner ideale di Locatelli per far accellerare o rallentare il gioco e innescare la velocità di Chiesa e Cuadrado sulle fasce.
Sembra difficile immaginare che un calciatore dotato di questa personalità, che ha fatto il titolare per anni a Barcellona e che vuole riconquistare la nazionale brasiliana possa essere solo un’alternativa in una squadra fin qui ha fatto fatica ad imporre il proprio gioco.
STATUS – Arthur infatti è stato uno dei perni del centrocampo del Barça di Valverde, con il quale ha conquistato la vittoria della Liga e la semifinale di Champions League nel 2018-2019. Arrivato dal Gremio per 39 milioni, ha rapidamente conquistato il posto da titolare all’interno del 4-3-3 blaugrana in una stagione prolifica per il club catalano.
Al termine della stagione ha disputato da titolare una Coppa America da protagonista vinta proprio dalla nazionale verdeoro. Si tratta quindi di un centrocampista di livello che deve riconquistare un po’ di fiducia dopo una prima stagione sicuramente al di sotto delle aspettative. Vedremo come il brasiliano si destreggerà all’interno di un modulo che non è abituato a ricoprire, essendo sempre stato impiegato come mezz’ala o mediano di un centrocampo a 3.
Ma ci sono tutti i presupposti affinché il giocatore possa guadagnare posizioni all’interno delle gerarchie della mediana e diventare il partner di Locatelli che la Juventus sta cercando.
Allegri crede nelle sue qualità e adesso per Arthur è arrivato il momento di dimostrare che può essere lui l’uomo giusto per far migliorare il gioco della Juve.