I presupposti ci sono, la determinazione anche. La nuova Juventus versione 2022-2023 vuole lasciare il segno, per dimenticare le delusioni della passata stagione
DITA INCROCIATE. Ciak! Si parte. Alla scoperta della nuova creatura di Massimiliano Allegri, nella tournée americana il cui il calendario prevede ben tre amichevoli contro Chivas Guadalajara, Barcellona e Real Madrid. Da questo trittico di partite si attendono le prime risposte significative sui progressi di questa Juventus, subito chiamata a rialzarsi dopo una stagione di basso profilo come la scorsa. Il tecnico bianconero, per il momento, è stato ampiamente accontentato dalla società, che con gli acquisti di Pogba, Di Maria e Bremer ha trasmesso l’idea di voler rilanciare la squadra riportandola subito al successo. Allegri sa che quest’anno non saranno più ammesse false partenze e c’è grande attesa nel vedere il suo tocco, ovvero come e se riuscirà ad assemblare nel modo giusto i nuovi tasselli della sua scacchiera.
L’obiettivo resta uno soltanto: tornare a vincere. Di Maria e Pogba sono pronti a dare man forte al nuovo progetto bianconero, apportando quella qualità, quell’esperienza e quella leadership che tanto sono mancate lo scorso campionato e che Allegri ha richiesto a gran voce. A Bremer, invece, spetterà il ruolo di non far rimpiangere né Chiellini né De Ligt: sarà lui a dover diventare il leader del futuro, quel ruolo che secondo i programmi societari sarebbe toccato proprio all’olandese. Tuttavia, i riflettori saranno puntati principalmente sull’intesa tra Vlahovic e il Fideo, i punti fermi di un tridente d’attacco che sarà completato dal ritorno di Federico Chiesa. Nel frattempo, però, sarà loro compito dare nuova linfa vitale ad un reparto che la passata stagione è apparso spesso sterile e privo di spunti. Stesso discorso anche per Paul Pogba, chiamato a rivitalizzare un centrocampo che è stato uno dei problemi principali degli ultimi anni. Insomma, le aspettative sono tante: la speranza è che il film sia migliore rispetto all’anno scorso.