Il mese appena cominciato si preannuncia decisivo in casa Juventus, tra rinnovi ‘calienti’, una Champions che ritorna e un campionato in cui dovrà dimostrare di essere maturata.
Il termine deriva dal latino februare, che significa “purificare” o “un rimedio agli errori”, dato che nel calendario romano Febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris. Ma è anche quel mese in cui, alle nostre latitudini, l’inverno sferra i suoi colpi di coda e la natura comincia già a mostrare i primi segni di risveglio primaverile. Messaggi in codice per la Juventus? Forse sì. Intanto, benvenuto Febbraio, un mese di decisioni importanti e tanto attese, di impegni cruciali che possono valere le sorti di un’intera stagione, ma soprattutto un mese in cui sarà necessario non ripetere gli errori del passato. Sotto ogni aspetto.
CAPITOLO RINNOVI – La Juventus è stata la regina incontrastata del mercato di gennaio. Adesso, però, è tempo di rinnovi, è tempo di affrontare tutte quelle questioni finora in sospeso. Arrivabene ha già tracciato la linea, con la decisione di avere un monte ingaggi più leggero e sostenibile: il nuovo tetto salariale è stato fissato a 7 milioni di euro, ovvero lo stipendio concesso al nuovo acquisto Dusan Vlahovic. Ed è qui che entra in gioco Paulo Dybala, con il quale la trattativa sul prolungamento va ormai avanti da anni, da quando in dirigenza c’era Fabio Paratici, il primo ad aver avviato le discussioni con l’agente Jorge Antun. Il braccio di ferro con la Joya ripartirà proprio da questo principio: l’accordo trovato ad ottobre tra le parti, 8 milioni più 2 di bonus, può essere così rimesso in discussione dal club nel famoso incontro di febbraio, con l’ipotesi di una rottura non ancora da escludere del tutto. Oltre all’argentino, sono in scadenza a giugno anche Bernardeschi, De Sciglio, Cuadrado e Perin. Al momento, le uniche notizie positive riguardano soltanto il colombiano, con il quale l’intesa è sempre più vicina: mancano di fatto solo le firme per l’annuncio su un altro anno con opzione per un’altra stagione. Una conferma importante per Massimiliano Allegri poiché Cuadrado, come ha dimostrato anche nel primo scorcio di questa stagione, si è rivelato una pedina tecnica importante, capace di illuminare con le sue giocate i momenti più bui che hanno attraverso i bianconeri.
GLI APPUNTAMENTI – Febbraio sarà anche un crocevia di incroci importanti, tra campionato, Champions League e Coppa Italia. I fantasmi del passato torneranno a bussare alla porta dei bianconeri, sotto molteplici punti di vista. Torna la Champions, innanzitutto, una competizione con la quale la Juventus non ha un feeling invidiabile una volta superata la fase a gironi. Il 22 Febbraio i bianconeri giocheranno, in trasferta, la gara di andata contro il Villareal e Allegri è chiamato ad invertire il trend delle ultime stagioni, che ha visto la squadra uscire proprio agli ottavi di finale prima contro il Lione, poi contro il Porto. Gli acquisti di Vlahovic e Zakaria hanno sicuramente cambiato le prospettive della Juventus e il confronto con il Villarreal, da equilibrato che era, ora può realmente pendere dalla sua parte. Serviranno, però, cattiveria, determinazione, un gioco più arrembante e meno remissivo: una squadra a viso aperto, che non si limiti soltanto a difendersi. Anche campionato e Coppa Italia, tuttavia, offriranno incroci altrettanto interessanti. Infatti, ironia della sorte, questo mese la Juventus incontrerà, salvo il Torino, tutte quelle squadre con cui è capitolata nel girone d’andata: Verona, Atalanta, Sassuolo ed Empoli. Dunque, a rigor di logica, è doppiamente chiamata a dimostrare, se realmente sarà così, i passi in avanti compiuti rispetto a qualche mese fa, quando è rimasta travolta da un turbine di eventi a tratti inspiegabile. In campionato l’Inter è troppo lontana per pensare a una rimonta Scudetto, mentre il piazzamento fra le prime quattro può rientrare tra gli obiettivi. La Vecchia Signora dovrà dunque far propria la vera essenza del mese appena cominciato, dalla purificazione al dolce risveglio. E non è un puro caso.