Diciasette anni indimenticabili con la maglia bianconera, ma le ultime stagioni lasciano a desiderare, soprattutto per la condizione fisica
E’ L’ORA DI SMETTERE? – L’ultima prestazione completa nei 90′ regolamentari risale al 23-01-2022 per il big match contro il Milan (terminato 0-0). Un dato preoccupante e che fa riflettere, soprattutto perchè lo slot riempito attualmente da Giorgio Chiellini lascia fuori potenziali giovani difensori. Il “Chiello” è out dallo scorso febbraio per un problema al polpaccio, l’ennesimo di questa stagione, ma anche delle ultime. L’età si fa sentire ed è improbabile pensare di poter fare affidamento sul capitano di anni 37. Troppi, tantissimi stop fisici non permettono al difensore bianconero di poter essere sempre presente sul campo. Come lui, anche Leonardo Bonucci, ma questo è un altro discorso. Più volte il tecnico Allegri è obbligato a sostituire il numero 3 della Juventus con compagni che non sempre si dimostrano all’altezza. Basti pensare a Daniele Rugani, etichettato nelle ultime ore come uno dei principali responsabili dell’uscita dalla Champions League (per la terza volta consecutiva agli ottavi di finale). Anche far adattare giocatori al ruolo di centrali non giova sempre. Molto spesso si vede Danilo affiancare De Ligt, con il risultato di prestazioni non eccelse. La domanda, quindi, sorge spontanea: è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo? Ovvio, la leadership e l’esperienza che porta con sè Chiellini non la si trova dall’oggi al domani, ma basta vedere lo stesso De Ligt, diventato il capo saldo della difesa bianconera e punto di riferimento della squadra.
CON CHI SOSTITUIRLO? – Il mercato di riparazione della Juventus viene ricordato principalmente per due colpi. Il primo fra tutti, è quello di Dusan Vlahovic. Il secondo, di grande importanza, è quello di Denis Zakaria. Nessuno, però, menziona quello di Federico Gatti, difensore centrale giovane (23 anni), lasciato in prestito al Frosinone. Il classe 1998 conta ben 29 presenze totali contornate da 4 reti, un assist e 9 ammonizioni. Da un ragazzo che ha, sin qui, calcato palcoscenici minori non ci si può aspettare la luna, ovviamente. Ma quanto potrebbe fare la differenza allenarsi con compagni esperti del campionato e con alle spalle diverse presenze in Europa? Il salto di qualità potrebbe essere notevole e si darebbe l’occasione a un giovane difensore di crescere e farsi trovare pronto al momento del bisogno. Non a caso, da diverse testate note, Gatti è visto come il futuro erede di Chiellini: alto un metro e novanta, fa della marcatura il suo cavallo di battaglia. Deciso e sempre concentrato, il centrale italiano è un buonissimo colpitore di testa e con i piedi ci sa fare abbastanza bene. Vi lascio solo immaginare quanto Bonucci potrebbe insegnargli a impostare da dietro l’azione. Fantasia che può diventare realtà già a partire dalla prossima stagione, quando magari Chiellini avrà meditato bene sul futuro e, proprio dal futuro, arriverà il suo erede.