Lo spettacolo offerto dalla semifinale di Champions League tra Manchester City e Real Madrid solleva un grosso quesito: la Juventus può ambire a certi livelli?
SHOW – Manchester City – Real Madrid, andata della prima semifinale dell’edizione 2021/2022 della Champions League, è stata un manifesto dello spettacolo del calcio. 90′ che hanno tenuto tutti attaccati allo schermo, per una partita che si sperava potesse non finire mai. Da una parte i Citizens di Pep Guardiola, che dopo 6 stagioni ricche di successi in Inghilterra, sembrano aver finalmente trovato la quadra anche in Europa grazie a un mercato che ha portato all’Etihad giocatori funzionali e a un allenatore, lo spagnolo, che ha evoluto il suo modo di pensare arrivando a costruire una delle squadre più forti del continente. Dall’altra, i blancos di Carlo Ancelotti, freschi di vittoria della Liga, che trascinati dall’esperienza e dalla qualità di giocatori come Luka Modric e Karim Benzema, e dall’estro dei giovani come Vinicius e Rodrygo, non vogliono smettere di essere protagonisti nella competizione che, per antonomasia, è la loro competizione. Mercoledì 4 maggio, al Bernabeu, ci aspettano altri 90′ che si preannunciano infuocati.
LA SIGNORA – Una domanda sarà sorta ai tanti tifosi bianconeri che hanno visto la sfida vinta 4-3 dal City: come farà la Juventus a raggiungere certi livelli? Il quesito è lecito, la risposta è più complessa. Per arrivare a una soluzione bisogna rubare qualcosa da entrambe le parti. In primis, come si può notare soprattutto lato Citizens, ci vuole una certa continuità di progetto. Guardiola, arrivato in Inghilterra nel 2016, ha sì vinto tre volte la Premier League, ma non ha mai brillato in Champions, eccezion fatta per la passata stagione – quando è stato sconfitto in finale dal Chelsea di Thomas Tuchel. Pazienza e fiducia sono mosse che molto spesso pagano, ma che sono mancate in questi anni a Torino. C’è poi la questione mercato: tralasciando il lato economico, in questo momento la Premier League attira maggiormente i grandi giocatori per il livello offerto Oltremanica. C’è anche da fare i complimenti al management della squadra inglese: con acquisti mirati, anche se non poco onerosi, Guardiola ha a disposizione giocatori funzionali che, nel suo sistema di gioco, rendono alla perfezione.
CARLETTO – Il modello al quale la Juventus dovrebbe guardare con più attenzione è probabilmente quello madridista: l’idea di una squadra che è un mix bilanciato tra giovani e più esperti rappresenta una strada che anche Allegri, a suo modo, sta percorrendo. Le indiscrezioni che arrivano lato calciomercato sembrerebbero confermare questa tesi, con il possibile approdo in bianconero del 34enne Angel Di Maria. Di Benzema e Modric ne nascono pochi, ma raggiungere un equilibrio tra freschezza ed esperienza rappresenta da sempre una delle formule migliori per arrivare al successo. Certo, c’è molto lavoro da fare: raggiungere i livelli visti all’Etihad sarà un’impresa molto, molto difficile. A Max, però, queste sfide piacciono: l’Olimpo è altissimo, bisogna andare oltre le nuvole, ma una volta arrivati ci sarà la consacrazione.