Cosa cambierà con Massimiliano Allegri alla Juventus? Aldilà di un discorso tecnico-tattico, decisiva sarà l’impronta del tecnico livornese per quanto riguarda il mercato
ALLEGRI-BIS – Massimiliano Allegri è ufficialmente il nuovo tecnico della Juventus. Il suo ritorno dopo quasi due anni ha fatto letteralmente impazzire i tifosi bianconeri. D’altro canto, l’esonero di Andrea Pirlo, avvenuto il 28 maggio, ha fatto discutere e non poco. Lo stesso allenatore bresciano ha salutato la società bianconera con un messaggio social, dove amarezza e delusione erano a dir poco papabili. Ma ormai non è più tempo di manfrine e false aspettative, il Max è tornato ed è pronto a ripetere ciò che è successo dal 2014 al 2019. Facendo un salto al passato, cosa può riportare il livornese a questa Juventus? Oltre alla tanto acclamata esperienza, Allegri porterà ideologie di gioco ben precise e già appurate negli scorsi anni in bianconero. Partendo proprio dalla difesa, non potrà che mancare il famoso lancio lungo, l’impostazione dal basso per i più studiati. Difensori o portieri che siano, non c’è alcuna differenza. Inoltre il tecnico livornese, per sfruttare al meglio le qualità dei suoi giocatori offensivi, cerca subito la verticalizzazione appena recuperato il pallone. Collegandoci a questo, il mister pretendeva sempre una punta di ruolo in mezzo all’area di rigore, pronto ad accogliere i lanci che potevano arrivare dalle fasce oppure direttamente dal centrocampo (basti pensare a Manzdukic). Un ruolo chiave spetta alle mezzali che, in fase di impostazione, si abbassano verso la linea difensiva, formando una vera e propria linea a 3 (ai tempi di Matuidi o Emre Can), permettendo ai terzini di salire sulle fasce (Joao Cancelo o Alex Sandro).
MERCATO – Oltre a un fattore tecnico-tattico, Allegri avrà un ruolo importante anche nella permanenza di alcuni giocatori. Già negli ultimi giorni si possono vedere le prime differenze. Basti interpellare Giorgio Chiellini che, se fino a qualche settimana fa si pensava a un suo trasferimento altrove o addirittura al ritiro, adesso il rinnovo con la Juventus pare cosa già fatta. Lo stesso si può dire per Paulo Dybala, lasciato fuori, anche per motivi fisici, dal gruppo, ora sembra essere tornato il perno, in cui girerà il nuovo progetto targato Allegri. Con l’argentino fondamentale sarà innanzitutto trovare una quadra per il rinnovo. La Vecchia Signora è pronta ad offrire una somma da 10 milioni più bonus, nè un centesimo in più nè uno in meno. D’altro canto, la Joya sembra non aspettare altro che una chiamata della dirigenza che nella giornata di oggi si dovrebbe riunire, proprio per discutere del futuro. Altro oggetto misterioso, trasformato in certezza, è Alvaro Morata. L’attaccate spagnolo va verso la riconferma del prestito per un altro anno, felice e speranzoso di poter fare meglio di quest’anno, sotto la gestione Allegri. Proprio con lui, Morata ha disputato le sue due migliori stagioni in maglia bianconera: quella nel 2014/15 con 17 reti e quella nel 2015/16 con 12 gol stagionali. Difficile a dirsi, ma il tragitto opposto potrebbe farlo Cristiano Ronaldo. Il feeling con l’allenatore livornese non è dei migliori e il portoghese potrebbe ricevere offerte più allettanti. Partendo proprio dal Real Madrid che due giorni fa ha accolto Carlo Ancelotti, grandissimo estimatore del numero sette bianconero. L’ostacolo maggiore, però, resta Florentino Perez che gli preferisce Haaland o Mbappé. Sullo sfondo resta il Manchester United che potrebbe offrire uno scambio equo con Paul Pogba, anche lui rimasto affezionato al toscano. Da prendere anche in considerazione il PSG e lo scambio, anche qui, con Mauro Icardi. Sicuramente l’arrivo di Massimiliano Allegri ha smosso qualcosa sia nei tifosi sia nei giocatori che appaiono visibilmente più rilassati. Non mancano poi, gli analogismi con Marcello Lippi che riuscì a conquistare, una volta tornato nel 2001, ben due Scudetti (uno tra cui, quello celebre del 5 maggio) e due Supercoppe italiane. Tutto dipenderà da lui e dalla Madama, ora più che mai desiderosi di riscatto e di ritornare dove per nove anni si è stati.