I bianconeri, ancora decimati dagli infortuni, hanno dimostrato un buon atteggiamento nel primo tempo, passando in vantaggio dopo pochi minuti e centrando perfino il raddoppio (però annullato dal Var). Poi, nella ripresa, sono riemerse alcune vecchie ruggini su cui Allegri dovrà lavorare
SORRISO A META’. Un vortice di emozioni e riflessioni contrastanti: è così che si può definire il big match di ieri tra Juventus e Roma. In primis, partiamo dal ritorno di Dybala allo Stadium, preceduto da un lungo post dell’argentino su Instagram dove ha sottolineato, in breve, che il legame con i bianconeri resterà ‘eterno’ essendo un ambiente che lo ha visto crescere. L’accoglienza da parte dei suoi vecchi tifosi è stata la migliore che potesse desiderare: ripresentarsi all’Allianz nei panni di avversario, infatti, non ha scalfito il ricordo che il popolo juventino custodisce di lui. Sin dall’ingresso in campo per il riscaldamento è stato travolto da un’ondata di affetto, ricca di applausi, un coro ad invocarlo sotto la curva e qualche striscione a ringraziarlo per quanto fatto nei sette anni di permanenza a Torino.
Venendo alla partita, dopo la prestazione opaca contro la Sampdoria, ieri sera la Juventus ha mostrato tutt’altro atteggiamento, specie nel primo tempo. Pronti, partenza, via e la squadra di Allegri passa subito in vantaggio con una pennellata su punizione di Vlahovic: il serbo calcia in maniera deliziosa con il pallone che supera la barriera, tocca la traversa e si infila alle spalle di Rui Patricio, che non può fare altro che ammirare la traiettoria. Rispetto alla passata stagione, però, il netto cambio di marcia si è visto nei minuti successivi laddove, invece di limitarsi a bloccare le iniziative giallorosse e cercare di colpire unicamente in ripartenza, i bianconeri si sono dimostrati comunque molto aggressivi, sfruttando tutte le imprecisioni della Roma e attaccandola molto alta. Un atteggiamento che, se non fosse stato per il VAR, sarebbe stato anche premiato dal gol del raddoppio targato Manuel Locatelli, che però è stato annullato per un leggero tocco di mano di Vlahovic in apertura di azione.
E poi? Beh, qui si è visto come la Juventus debba per forza di cose crescere e migliorarsi. Nella ripresa, infatti, pur dando l’impressione di poter fare il contrario, non è riuscita a chiudere la partita, incapace di concretizzare i suoi buoni propositi perché ancora scarsa di quel cinismo mancato anche lo scorso anno. È quando sbagli ad oltranza che vieni punito e il gol del pareggio giallorosso ne è stata la conferma: una rete che sa di doppia beffa, anche perché a metterci lo zampino è stato proprio Dybala, autore dell’assist per Abraham che insacca da due passi.
La partita di ieri, dunque, insegna come Allegri debba lavorare molto sull’atteggiamento della squadra, un’opera di forgiatura che, se proseguita nel modo giusto, darà sicuramente i suoi frutti nel corso della stagione. Non dimentichiamoci che la Juventus, al contrario di altre squadre, fa ancora affidamento su una rosa decimata dagli infortuni: c’è grande attesa, infatti, di scoprire come il recupero di giocatori importanti (vedi Pogba, Chiesa e Di Maria) possa cambiare volto a questa squadra, dandole quella qualità e quell’esperienza necessarie per tornare grandi. Intanto, però, guardiamo al presente ed il primo tempo di ieri contro la Roma è senz’altro un primo passo avanti verso un futuro più roseo. Almeno si spera.