Oggi è stato ufficializzato l’acquisto di Demiral all’Atalanta.
L’OPERAZIONE – Fino a qualche settimana fa si pensava che la cessione di Demiral avrebbe finanziato parte del mercato bianconero. E già l’ipotesi di questo scenario mi rendeva titubante per la perdita di un giovane difensore dalle grandissime prospettive (leggi qui). L’ufficialità del suo addio è arrivata oggi pomeriggio e sono stati resi noti anche i costi dell’operazione: il turco è stato acquistato in prestito con diritto di riscatto a 25 milioni. Praticamente l’Atalanta ha speso soltanto 3 milioni per il prestito, rimandando le spese più corpose all’anno prossimo. Nel frattempo il mercato della Juve non si è mai sbloccato e da mesi va avanti un patetico tira e molla con il Sassuolo per Locatelli, con i bianconeri che hanno poco margine economico per accontentare la richiesta emiliana di 40 milioni. È evidente che, Psg e inglesi a parte, nessuna squadra possa investire tanti soldi per un difensore, anche se giovane e talentuoso, ma era davvero necessario cedere Demiral in prestito? Pare che l’errore commesso con Romero non abbia insegnato nulla, anzi si è deciso di perseverare su una strada in direzione della minusvalenza. Ora tutto dipende dalle prestazioni in nerazzurro del turco e i due scenari che si possono immaginare non recano vantaggi alla Juventus. Se Demiral non dovesse rendere come ci si aspetta nella prossima stagione, l’Atalanta potrebbe benissimo non riscattarlo e in questo modo il prezzo del cartellino crollerebbe. Se invece esplodesse definitivamente nel segno della cura Gasperini, il suo valore crescerebbe ben oltre il prezzo del diritto di riscatto, e il giocatore andrebbe a collocarsi nell’armadio dei rimpianti bianconeri insieme allo stesso Romero, dalla cui cessione la Dea ricaverà 50 milioni. Probabilmente sarebbe stato meglio continuare nell’immobilismo perché il non fare danneggia sempre meno del far male. Peccato.