L’attaccante italiano è arrivato tra lo scetticismo generale, ma ha dimostrato già con la maglia della Nazionale perché potrebbe essere l’arma in più per la Juventus di quest’anno.
PIEDI PER TERRA – La Lituania non deve illudere. Moise Kean, protagonista nella vittoria per 5-0 degli azzurri contro i baltici, ha però fatto vedere cose davvero interessanti, spunti che anche Massimiliano Allegri potrà riprendere nel corso di questa stagione. Il classe 2000 è tornato alla Juventus alla fine di questo mercato estivo con un’etichetta totalmente ingiusta: il sostituto di Cristiano Ronaldo. Lo è solo a livello numerico. Nessuno si dovrebbe aspettare da un ragazzo di appena 21 anni, seppur con qualità importanti e con un costo del cartellino elevato, che possa arrivare e sostituire un giocatore da 101 gol in 134 presenze ufficiali. Quello che è legittimo aspettarsi, tuttavia, è la sua maturazione: dopo una serie di problemi di disciplina, che tra le altre cose gli hanno impedito di far parte della trionfante spedizione azzurra all’Europeo, Kean è chiamato ora a un salto di qualità da questo punto di vista, dato che a livello tecnico ci sono pochi dubbi sulle sue capacità.
IN CAMPO – I tifosi, o almeno la maggioranza, non sono scettici riguardo al livello del giocatore, ma il loro sentimento si va a inserire in un atmosfera più ampia di contestazione nei confronti della società. L’iniezione di fiducia può arrivare dalla partita di ieri sera: la doppietta, realizzata nella prima frazione, ha messo in luce un giocatore che, oltre al fiuto del gol, ha anche grandi capacità di inserimento e, giocando nel ruolo di esterno a sinistra nel 4-3-3 ormai marchio di fabbrica di Mancini, riesce a esprimere anche le sue abilità nel dribbling. Il primo gol è da rapinatore d’area di rigore, bravo a sfruttare gli errori avversari e freddo davanti al portiere, mentre il secondo è una perla che nasce da una verticalizzazione perfetta di Bernardeschi, altra nota lieta della serata di ieri, e si conclude con un tiro al volo all’incrocio. Alla Juventus, il suo ruolo di jolly tornerà utile in moltissime situazioni: potrà giocare da esterno ma anche da punta, ruoli entrambi ricoperti nella scorsa stagione al PSG, dove ha chiuso con 13 gol in 26 presenze. Il giorno dell’annuncio ufficiale lo aveva scritto: “‘I’m back like i never left“. E’ tornato come se non se ne fosse mai andato, e ora è pronto a dimostrarlo a tutti.