Chi è uno degli uomini più importanti per la crescita della Juventus di Andrea Pirlo? Senza alcun dubbio Matthijs De Ligt e, la Juventus non può più farne a meno.
Il rientro di De Ligt ha cambiato il volto della Juventus. Con il ritorno in campo del centrale olandese, il numero dei gol subiti da Campioni d’Italia in carica si è dimezzato e se il club bianconero vuole essere protagonista in Italia e in Europa non può di certo fare a meno del giocatore classe ’99.
Il difensore, che l’anno scorso di questi tempi veniva bollato come ‘acquisto sbagliato‘, è l’uomo che può fare di più per dare più sicurezza al nuovo corso bianconero e da quando è tornato al centro della difesa, la differenza si è notata sia nel pacchetto difensivo, che per la Juventus in generale.
L’ex capitano dell’Ajax è tornato in grandissima forma dopo l’infortunio alla spalla e la lunga riabilitazione, e si è ripreso subito il posto al fianco di Bonucci, visti anche i tanti infortuni che hanno decimato la retroguardia bianconera, primo tra tutti quello di Giorgio Chiellini.
Nonostante qualche sbavatura contro il Torino, quando aveva patito un po’ la fisicità di Belotti, De Ligt contro il Barcellona è stato uno dei migliori in campo e ha confermato la sua importanza nel reparto difensivo bianconero. In generale, però, da quando l’olandese è rientrato contro il Cagliari, si è dimostrato sempre dominante dal punto di vista fisico, attentissimo nelle letture e tempestivo nelle chiusure. Tutte cose di cui la Juventus aveva bisogno, e a dimostrarlo ancora meglio sono i numeri.
Dal rientro di Matthijs i gol subiti dai bianconeri si sono dimezzati: nelle prime nove uscite stagionali la Juve aveva subito nove reti mentre nelle successive sei, con il difensore 21enne al centro della zona difensiva, i gol presi sono solo tre. Alcuni diranno che è un caso, altri faranno riferimento al valore degli avversari ma, tant’è, il tecnico bianconero non può non mettere in campo Matthijs De Ligt, se vuole essere protagonista in Italia e in Europa.
Quando un acquisto viene bollato come ‘sbagliato‘, il problema è poi vedere a lungo termine chi avrà ragione e chi no. E di solito il verdetto, fortunatamente, lo emette sempre il campo e non le previsioni sulla carta.